Quali sono i libri fondamentali per la formazione di un architetto?
Il 5 agosto abbiamo lanciato il sondaggio Quali sono i libri fondamentali per la formazione di un architetto?
In 48 ore, avete risposto in 1367. Eccovi i primi risultati.
Gli otto libri più votati sono davvero dei classici, universali e trasversali, tanto che tre di essi non sono nemmeno scritti da architetti.
Le Corbusier, Adolf Loos, Aldo Rossi sono i primi tre autori più votati e, a seguire, Italo Calvino, Siegfried Giedion, Manfredo Tafuri, Bruno Munari, Gio Ponti e Ludwig Hilberseimer.
Non siamo stupiti dal sapere che almeno la metà di voi abbia scelto Verso una Architettura come libro supra omnia. Come se fosse la Bibbia da tenere sul comodino, questo libro scritto da Le Corbusier nel 1923 (e tradotto per la prima volta in italiano soltanto nel 1973) raccoglie idee e immagini assolutamente attuali se non più rivoluzionarie.
Tuttavia, è stato un misto di gioia e stupore trovare Italo Calvino al quarto posto, per due ragioni. Primo, le sue Lezioni Americane, votate da 359 utenti, non sono un libro d’architettura e, secondo, nonostante avessimo deciso di non inserire Le Città Invisibili tra le proposte, questo è stato il libro più citato da chi di voi ha scelto di votarne uno fuori lista.
Sul resto della classifica potremmo dilungarci molto e farne un'analisi accurata, a tratti farcita di soddisfazione e a tratti di intellettual dissenso. Nonostante la tentazione, possiamo trarre alcune, anzi tre, brevi considerazioni.
Scrivere d’architettura è ancora un fatto tutto europeo. Salvo alcuni autori americani, la storia e la critica e la teoria dell’architettura continua ad appartenere alle scuole europee e i grandi maestri restano un fermo riferimento per gli architetti di oggi.
C’è un rapporto così solido e continuo tra architettura, musica, letteratura, fotografia che ci è sembrato naturale immaginare che avreste votato i libri di Walter Benjamin, Alberto Savinio, Igor Stravinsky, Paul Valery o Wassily Kandinsky. Tuttavia non è stato così.
L’unica eccezione è Italo Calvino che, se non avesse scritto di città immaginarie e insieme così vere, forse non sarebbe un riferimento tanto importante e noi non avremmo imparato tanto dalle sue Lezioni Americane. Per diventare bravi architetti, bisogna leggere solo testi d’architettura, ne siamo sicuri?
Siamo legati alla storia ed alla tradizione. Alcuni di voi hanno proposto come libri fondamentali i trattati di Vitruvio, Alberti e Palladio; altri i testi di Ruskin e Brandi. Se l’Architettura della Città di Aldo Rossi è al terzo posto significa che siamo figli di una tradizione che abbraccia il moderno e dialoga con la storia.
Sarebbe emerso lo stesso se avessimo proposto il sondaggio non in italiano ma in inglese, all’intera comunità di architetti internazionali?
Per ora, eccovi quanto è emerso.
1° : Le Corbusier, Verso una Architettura - 650 voti
2° : Adolf Loos, Parole nel Vuoto - 498 voti
Italo Calvino, Le città invisibili - 17 voti
Rem Koolhaas, Delirious New York - 11 voti
Bruno Zevi, Saper vedere l’architettura - 10 voti
Marco Vitruvio Pollione, De architectura - 6 voti
Ludovico Quaroni, Progettare un edificio / Otto lezioni di architettura - 6 voti
Frank L. Wright, An autobiography - 6 voti
Leon Battista Alberti, De Re Aedificatoria - 5 voti
Antonio Monestiroli, La metopa e il triglifo - 5 voti
Robert Venturi, Complessità e contraddizioni - 5 voti
Andrea Palladio, I quattro libri dell’architettura - 4 voti
Peter Zumthor, Atmosfere - 4 voti
Questi risultati si riferiscono a lunedì 10 agosto.
Guarda la classifica aggiornata in tempo reale e, se non l’hai ancora fatto, partecipa al sondaggioQuali sono i libri fondamentali per la formazione di un architetto?