Scuole Innovative
Concorso di idee per la realizzazione di #scuoleinnovative
Il progetto della scuola nasce dalla volontà di dialogare con il paesaggio granitico circostante, creando una struttura plastica e monolitica che grazie alle sue concavità permette di essere abitata.
Il volume dell’edificio dialoga con il dislivello naturale e la scala del tessuto urbano, diventando parte del paesaggio stesso pur rimanendo riconoscibile.
La scuola è un edificio pubblico e come tale deve riscoprire il suo valore di rappresentanza istituzionale. Allo stesso tempo deve essere un edificio urbano capace di riverberare la sua presenza nel contesto circostante.
Il progetto prevede l’apertura di un nuovo percorso pedonale tra Via Mameli e l’area naturalistica lungo il Rio S. Pietro. Il Civic Center, previsto da bando, si affaccia e riqualifica uno spazio aperto, resituendolo alla città.
La scuola, pur essendo organizzata in un unico volume, mantiene una scala minuta ed in continuità con la scala degli edifici limitrofi, lasciando intravedere il paesaggio circostante.
Sfruttando la leggera pendenza della strada, il volume parte da un’altezza contenuta fino ad arrivare ad un’altezza maggiore per sottolineare l’ingresso dell’edificio.Sotto la pensilina d’ingresso si trova il doppio sistema di accesso che permette la coesistenza tra il Civic Center e la scuola.
L’edificio non si vuole allontanare dallo spazio pubblico circostante proteggendosi dietro a recinzioni, ma si attesta direttamente sul marciapiede per confermare la sua presenza istituzionale.
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Oltre alla responsabilità urbana che la scuola deve avere, il progetto, grazie alla morfologia della copertura cerca di trovare un argomento di dialogo con i bambini che possono riconoscere facilmente la loro scuola: l’edificio diviene un’icona facilmente riproducibile in disegni, creando immaginari fantastici che rimarranno nei loro ricordi.
Gli spazi aperti sono visibili e accessibili da ogni ambiente della scuola. Questi spazi sono fruibili non solo ai ni ludici ma anche per attività didattiche tramite l’esperienza diretta del mutamento della vegetazione durante lo scorrere delle stagioni.
Lo spazio gioco, le cui pareti mobili lo rendono funzionale e fantasioso, è pensato per un uso collettivo ma al contempo è autonomo e personale: all’occorenza è possibile infatti suddividerlo in spazi più piccoli per attività didattiche specifiche.
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Il progetto della nuova scuola dell’infanzia di Arzachena, tiene conto del percorso partecipato di indagine fatto dall’amministrazione.
Infatti l’edificio ha una struttura dalle forme semplici, la didattica è organizzata in un solo piano e l’edi cio ospita funzioni diverse ma facilmente identi cabili sin dall’ingresso condiviso. La pianta della scuola definisce ambiti precisi e ripetuti e allo stesso tempo connotati in maniera riconoscibile.
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I corridoi che portano alle aule hanno colori diversi cosi da promuovere nel bambino un senso di appartenenza e sicurezza ed al contempo favorirne l’orientamento e lo sviluppo dell’autonomia.
L’accesso alle aule è mediato da uno spazio caratterizzato da una luce zenitale, dove i bambini possono essere salutati dai genitori e riporre le loro cose negli armadietti. Inoltre le aule sono comodamente fruibili dai bambini e gestibili dalle insegnanti, che possono al contempo occuparsi del singolo e della classe.
L’aula è un’ambiente protettivo ampio e luminoso, in relazione diretta con l’esterno, dove il bambino è protagonista attivo del proprio percorso educativo, in uno spazio capace di promuovere le potenzialità ed i bisogni dei singoli e del gruppo.