IMPRONTE_Progetto di un centro culturale a Carrara
PROGETTO
Marco Peruzzi, Giovanni Taccari
RELATORE
Michelangelo Pivetta
CORRELATORE
Luca Barontini
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI FIRENZE, DIDA
Il progetto di recupero di Palazzo Rosso prevede la creazione di un centro civico di aggregazione sociale.
L’anima che si cela dietro questa dicitura funzionale è costituita da un network di associazioni cittadine che operano nel territorio da molti anni e in diversi
settori dell’ambito culturale e dei servizi che necessitano di una nuova cassa di risonanza nei confronti del territorio.
L’orizzonte culturale in cui il progetto di recupero e riqualificazione di Palazzo Rosso si colloca è quello degli attuali interventi di architettura contemporanea condotti su manufatti storici, tramite un legame indissolubile fra nuovo e antico.
La volontà progettuale manifesta la sua prerogativa con l’integrazione di nuovi elementi architettonici al corpo originale, come impronte che scandiscono i caratteri storici, preservati, consolidati e tramandati attraverso la nuova addizione.
Tale filosofia consente di rendere chiaramente leggibile la preesistenza storica dalla costruzione contemporanea, dando al nuovo la giusta dignità progettuale che gli consente di palesarsi, sebbene con i giusti rapporti di armonia in relazione alla preesistenza, piuttosto che nascondersi dietro operazioni di mimesi.
Il progetto si sviluppa come una leggera struttura in vetro e acciaio, che si inserisce all’interno dell’involucro del Palazzo, rimanendo in una silenziosa distanza ma facendosi carico al tempo stesso della nuova funzione portante.
Questa addizione, si erge sopra gli ambienti del piano terra, parallelamente all’ambiente sacro della Sala Minerva, fino culminare nella terrazza, che si staglia come superfetazione sull’intera cornice di Piazza dell’Accademia.
È sulla sommità di Palazzo Rosso che il progetto mostra la sua imprescindibile relazione con i manufatti che si attestano su Piazza dell’Accademia, ripristinando quell’utopico frammento architettonico, testimone dell’unione, ideale, delle preesistenze.
Il nuovo centro culturale trova il suo completamento con il loggiato dell’Accademia delle Belle Arti, un Giardino di Pietra sulla copertura dell’edificio, nuova area espositiva della Scuola e belvedere sulla splendida vallata carrarina.