Novembre 1966 | Allestimento museale
L’alluvione del novembre 1966 e la storia della difesa del territorio in Trentino. Un tema complesso, che merita questa grande e impegnativa mostra lungo i trecento metri della Galleria nera.
Sono tre le motivazioni che hanno spinto la Fondazione Museo storico del Trentino a realizzare questo percorso espositivo con il sostegno e l’apporto della Provincia autonoma di Trento.
La prima riguarda la forza evocativa dell’anniversario. Sono trascorsi cinquant’anni da quel novembre 1966, quando l’alluvione colpì così duramente;
la seconda motivazione riguarda l’importanza della storia della difesa del territorio in Trentino. Il 1966 si inserisce in una vicenda più lunga che ha attraversato diversi secoli;
la terza motivazione riguarda l'autonomia e il modello che il Trentino ha saputo costruire proprio sul terreno del governo del territorio, della prevenzione e della protezione.
Il contesto delle Gallerie di Piedicastello è unico e peculiare, soprattutto per il suo svolgimento lineare che supera i 300 metri. All'interno galleria nera si alternano mostre temporanee, come Novembre 1966.
L'allestimento si apre con un suggestivo caleidoscopio che moltiplica e fa esplodere le immagini proiettate di disastri alluvionali avvenuti in Italia e nel mondo negli ultimi decenni, facendo letteralmente immergere il visitatore nel dramma dell'alluvione fin dai primi passi all'interno del percorso.
Le grandi superfici di tessuto stampato in bilico nello spazio buio che seguono costituiscono un paesaggio smottato da attraversare,dove viene illustrato il tema della sicurezza idrogeologica in Trentino, le opere messe in atto negli ultimi secoli, le tecniche e le quantità in gioco.
Un ulteriore inquadramento territoriale è costituito dalla ricostruzione del percorso del fiume Adige attraverso il territorio trentino. Le mappe retroilluminate si combinano con le fotografie e le didascalie esaltate dalle lampade uv.
Il contesto socioculturale è rappresentato dall'accumulazione di oggetti, titoli di giornale e dalla creazione di un sottofondo sonoro che riprende gli spot rimasti nella storia degli anni sessanta.
L'ultima sezione della mostra espone fotografie e video storici per mezzo di proiezioni o di tessuti stampati e retroilluminati.
La galleria di chiusura, sempre in forma di caleidoscopio, riprende attraverso la proiezione di testi, le parole chiave della narrazione della storica alluvione di Trento del novembre 1966.