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Chiesa della Trasfigurazione

Eretta sui resti di un'antica chiesa quattrocentesca, la chiesa della Trasfigurazione (1670) ha subito nel corso dei secoli diversi rimaneggiamenti. Nel Settecento fu infatti oggetto di importanti modifiche ed interventi di restauro, tra il 1860 e il 1873 l'interno assunse poi la configurazione che ha conservato fino ai giorni nostri. In quegli anni la chiesa fu arricchita di decorazioni pittoriche, furono rifatti il presbitero e la sacrestia; fu infine sistemato, nella conca absidale, il pregiato organo in legno dorato, eseguito nel 1866 da Marcellino e Giuseppe Abate.
La facciata è articolata in due ordini ed è caratterizzata da una sobria decorazione di gusto neoclassico; nella parte inferiore si può ammirare il bel portale architravato incluso tra due colonne, l'architrave presenta una ricca decorazione a stucco con motivi floreali e dentelli.
L'impianto della chiesa è a navata unica con quattro cappelle, due per lato, e cupola centrale. Ai lati dell'abside sono situate due grandi cappelle: quella dell'Addolorata sul lato destro, mentre a sinistra si accede alla sacrestia.
Ricca è la decorazione pittorica dell'inferno: lungo le pareti della navata sono presenti 17 tondi su tela raffiguranti Apostoli e Santi, eseguiti dall'artista ortese Tommaso De Vivo (1790-1884); i dipinti furono commissionati nel 1864 da Federico Pastena: sindaco di Succivo nel 1873.
Alla decorazione della navata si aggiunge l'imponente apparato pittorico della conca absidale con la rappresentazione della Trasfigurazione di Cristo sul Monte Tabor eseguita dallo Jovane (l'opera è una copia ottocentesca della celebre Trasfigurazione di Raffaello). Nei pennacchi della cupola sono invece visibili le raffigurazioni dei Santi Evangelisti. Notevoli anche alcune statue lignee seicentesche e sopratuto la scultura raffigurante Cristo in atto di trasfigurarsi, eseguita da Giacomo Colombo nella prima metà del '700.

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