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Nuova sede della Cassa di Risparmio di Firenze

Il piano-guida redatto da Leon Krier nel 1994 per il comprensorio delle aree ex-Fiat e Carapelli, è esemplare di ciò che da sempre cerca di realizzare questo architetto in ogni luogo, qualsiasi situazione urbana gli si presenti: un disegno che insegue una visione nostalgica di una non ben identificata città del passato (una specie di visione edulcorata della città medioevale), dove le diverse funzioni convivono in apparente armonia, una città medio/piccola senza problemi e senza conflitti.
E' appunto un pezzo di città medio/piccola, quello che viene disegnato dal piano-guida del '94, con case medio/piccole, piccoli isolati e palazzine alternati a piccoli spazi verdi, l'irregolarità fine a se stessa e la varietà delle forme e degli allineamenti assunta come legge generale, come unico parametro etico/estetico da perseguire.
Questo è il piano, diventato legge, con cui ora deve fare i conti un insediamento importante e dalle implicazioni interessanti l'intera città come la nuova sede della Cassa di Risparmio di Firenze sull'area ex-Carapelli. Un grande gruppo, la più grande banca fiorentina, un grande complesso per uffici, praticamente una piccola città nella città, però in questo caso una città piccola ma unitaria e omogenea al massimo e con un obiettivo prioritario, la sua funzionalità, il funzionamento ottimale, e poi un obiettivo solo in apparenza secondario, la sua riconoscibilità, la riconoscibilità del suo ruolo, cioè la misura fisica, visiva del posto che occupa nella città.

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