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Restauro e riabilitazione del castello di Abbiategrasso come sede municipale

Al di là di un'analisi stilistica in sen­so stretto, rispetto ad esempio alle testimonianze che abbiamo dell'ar­chitettura viscontea nel ducato di Milano, il valore monumentale del castello di Abbiategrasso è da ri­condurre, in primo luogo, al suo si­gnificato civile e poi alla sua collo­cazione rispetto al centro storico della città e agli altri monumenti che questa conserva. Resta per ul­timo il valore artistico del monu­mento perché, se da una parte es­so è indiscutibile, dall'altra non si può negare che il carattere marca­tamente visconteo dell'opera è da attribuire in primo luogo ai rifaci­menti molto recenti, che riguardano soprattutto l'apertura delle grandi bifore in cotto al piano terreno. Ma così come vi erano allora motivi va­lidi per un intervento così determi­nante, oggi non ci sono motivi suffi­cienti per distruggere un'immagine (palesemente quella del "restauro stilistico") che, anche se molto tar­diva rispetto alle formulazioni teoriche, resta pur sempre il risultato di una volontà in cui la città intera si è espressa e oggi si rispecchia.

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