Conconrso di Idee per la Sistemazione di Piazza Viviani a Marina di Pisa
Secondo Posto
Co-owners: Francesco Ferretti, Noemi Milanese, Mario Provenzano, Cinzia Votino, Carmela Bova
Il progetto si inserisce all'interno di un sistema di proposte per la riqualificazione urbana di Marina di Pisa.
La configurazione attuale di Piazza Viviani, nonostante la posizione privilegiata sul lungomare e la vicinanza al nuovo porto turistico, dimostra quanto questo spazio risulti marginale e non risolto, un vuoto urbano che non può avere il carattere di piazza, vista la mancanza di una definizione spaziale, assenza di arredi, alberature e l’utilizzo per lo più a parcheggio da parte di cittadini e
turisti. Obiettivo principale del progetto, in accordo con le intenzioni dell'amministrazione per la riqualificazione e valorizzazione di Marina di Pisa, è quello di creare un nuovo luogo di socializzazione, tale da rivitalizzare lo
spazio circostante, qualificare il lungomare e porsi come punto di snodo tra la passeggiata panoramica a fianco della riva, il porto turistico e l'asse commerciale di Via Maiorca.
La piazza, oggi sede occasionale di mercatini estivi,eventi e manifestazioni, sarà dotata di spazi definiti e finalizzati a questa vocazione, che saranno comunque fruibili anche in assenza di tali eventi.
Per valorizzare il carattere sociale e la vivacità della piazza è stata prevista la compresenza di una pluralità di funzioni: le aree pedonali, il parco, il bar, la zona mercato e un'ampia area pavimentata adatta ad ospitare diverse tipologie di eventi. Il progetto consente di trasformare Piazza Viviani in un nodo all'interno della città per l'incontro e la socializzazione, ad uso prevalentemente pedonale.
La parte centrale, vero e proprio cuore dell’idea progettuale, è un grande monumento verde, un piedistallo urbano sul quale, come in un opera di Giacometti si appoggiano pochi elementi: il bar, il grande albero monumentale e la piccola pineta. Lo spazio interposto, trattato a prato, rappresenta la piattaforma che lega gli interventi. La connessione dell'area pavimentata col verde resta netta e definita in direzione est-ovest, verso il mare, mentre va smaterializzandosi nella direzione opposta, in modo da rappresentare uno stacco meno marcato nel senso del lungomare.
La pavimentazione diradandosi diventa seduta e l'incastro tra l'erba e la pietra ricorda l'infrangersi delle onde sugli scogli. La piccola pineta, cerca in modo rappresentativo di recuperare la memoria e portare nella piazza la pineta che circonda la città. In
questo contesto è inserita come un ritaglio di quell'ecosistema, composto da pini e da un sottobosco arbustivo, che funziona da scenario all'edificio chiosco bar ed all'asse ad esso legato, così come da filtro alle attrezzature esistenti vicino alla costa, di carattere più o meno diffuso e che saranno oggetto di intervento.
La riduzione delle sezioni stradali, la rimozione dei parcheggi nella piazza e la limitazione degli accessi consente di ottenere spazi arredabili con attrezzature specifiche da adibire a mercato; in particolare tale accorgimento è stato concentrato sul lato est, in modo da riallacciare la funzione commerciale con via Maiorca, dove tale attività appare particolarmente marcata, definendo e potenziando un possibile circuito commerciale.
Il bar è collocato in una posizione strategica e contribuisce ad arricchire l'area rappresentando un polo attrattore. La posizione permette sia il dialogo visivo con la chiesa, il mare e la pineta.
Seguendo la logica compositiva, esso costituisce un ulteriore strumento scultoreo collocato in contrapposizione al grande albero sul basamento verde. Come due grandi opere rappresentano la progettualità dell'uomo e della natura.
L’illuminazione studiata per Piazza Viviani vuole riflettere la dualità progettuale fra spazi verdi e superfici pavimentate di movimento; tale rovesciamento pone al centro dello spazio l’elemento naturale, l’illuminazione vuole esaltare gli elementi fondamentali della composizione. Il progetto illuminotecnico affronta sui margini dello spazio piazza la necessità funzionale di illuminare correttamente la viabilità carrabile e ciclo-pedonale.