Il progetto del Giardino Volante nasce dall'evocazione della memoria genetica urbana dei vuoti naturali interni al costruito, a cui si immagina di sovrapporre il disegno di una trama vegetale, nel tentativo di indagare i simboli caratterizzanti della città di Pistoia. Un lavoro di demarcazione intorno alla soglia come luogo di comunicazione alla ricerca delle emozioni che animano gli spazi della città: come una presenza materica che ci avvolge, mirata all'essenziale, verso una riduzione al minimo degli elementi.
Ne consegue sui limiti dell'area la composizione di una sinuosa architettura verde contenuta da un nastro continuo in cemento, che trasforma i bordi da recinto a percorso, a seduta, fino a divenire piccole architetture per i bambini; piccoli volumi simili all'icona della casa, ai primi disegni dell'infanzia, spazi che nascondono sorprese: quadri di paesaggio immersi nel colore durante il giorno che si trasformano in lanterne accese la notte. All’interno del giardino, la trama dei percorsi in pietra, simulando le nervature linfatiche di una foglia, genera superfici a prato che accolgono le sculture-gioco realizzate dagli artisti, Luigi Mainolfi, Alessandro e Francesco Mendini, Gianni Ruffi, le quali legandosi alla maestosa vegetazione arborea esistente, ricercano una suggestiva relazione tra il lavoro dell’uomo e la seduzione incantata del paesaggio.
Le architetture esistenti restaurate in modo da divenire masse neutre e puri quadri per i colori dell'arte si appoggiano su un nuovo orizzonte in legno in grado di definire per i bambini differenti strati di intimità dagli spazi gioco interni fino alla conquista del giardino: un'acquisizione sensoriale della natura, dell'arte e delle sorprese della vita.
L’immagine che ne deriva è un’interpretazione unitaria, dove il lavoro sul perimetro consente di esaltare con nuove cornici le viste urbane più stimolanti e di modellare un margine abitato e poroso verso la città grazie a nuove vibranti delimitazioni: uno spazio in cui si susseguono una serie di piani sequenza, un camminare intorno alle cose con continui cambi di scenari e prospettive. Il giardino, le sue aperture verso le strade, divengono allora come una finestra reciproca del fluire quotidiano, capace di diluire in sé le contaminazioni della vita ed acquisirne ricchezza insieme alla patina che il tempo sedimenta sui materiali.
A differenza degli orti urbani il recinto però non si conclude, innescando così una tensione sul confine in grado di svelare un tesoro vegetale all'interno di un'atmosfera fiabesca. Come un respiro nella lettura delle pietre della città, il giardino diviene un mondo in sé e al tempo stesso un frammento in grado di proiettarsi verso altre aree, nel tentativo di creare una ricucitura urbana dentro un più ampio disegno di riqualificazione attraverso la spinta dell'arte e della natura, nella convinzione che l’architettura all’interno dei tessuti esistenti divenga un innesto in grado di generare nuovi fermenti nel paesaggio e successivi livelli di interazione con il luogo.
Un progetto in grado di esaltare le eccellenze cittadine come la natura e la coltivazione delle piante, gli spazi per l'educazione all'infanzia e l'arte ambientale. Una grande platea lineare avvolge così molteplici palcoscenici, evocando una sensazione di protezione all’interno di una scenografia abitata, dove un’architettura nel paesaggio diviene sfondo alle passioni dell’arte, del gioco, della natura.
Crediti / Credits
Progetto / Design
Lapo Ruffi, Angiola Mainolfi
Collaboratori / Collaborators
Nicholas Diddi, Mario Brunati
Direzione lavori / Site supervision
Lapo Ruffi
con l'assistenza di / with the assistance of
Angiola Mainolfi
Responsabile dei Lavori / Client representative
Luca Vienni
Responsabile del procedimento / Head of procedure
Angelo Biagini
Coordinamento sicurezza / Safety coordination
Angiola Mainolfi
Consulenza strutturale / Structural engineering
Ivan Sanfilippo
Consulenza strutturale sculture gioco Gianni Ruffi / Mechanical engineering of Gianni Ruffi sculptures game
Luca e Michele Vienni
Geologo / Geological services
Andrea Carmignani
Artisti / Artists
Luigi Mainolfi, Alessandro e Francesco Mendini (Atelier Mendini con Andrea Balzari), Gianni Ruffi
Curatore / Curator
Stefania Gori
Testo e voce narrante / Text and narraritve voice Pistoia a dondolo
Lorenzo Cipriani
Tecnico del suono / Sound designer Pistoia a dondolo
Spartaco Cortesi
Certificazione sicurezza giochi per bambini / Safety certification children's playgrounds and equipment
Matteo Neri, TÜV Italia S.r.l.
Opere edili e impianti / Building contractor
Lorenzini S.r.l.
Opere in legno / Wood works
Mosaico Falegnameria S.r.l.
Opere in ferro / Metal works
Niccolai Costruzioni Metalmeccaniche S.r.l.
Opere da florovivaista e giardiniere / Landscape and gardening works
Primanatura Giardini S.r.l.
Sculture gioco / Sculptures game Luigi Mainolfi
ItalianGarden S.r.l., Opera di Roberto Peretti, Sarc S.r.l.
Scultura gioco / Sculpture game Atelier Mendini
Eurostands S.p.a., Ludotec S.r.l.
Sculture gioco / Sculptures game Gianni Ruffi
Niccolai Costruzioni Metalmeccaniche S.r.l.
Committente / Client
Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia
Proprietario / Owner
Comune di Pistoia
Gestione e logistica / Management and logistics
Comune di Pistoia, Servizio educazione e cultura
Manutenzione / Maintenance
Comune di Pistoia
Superficie del sito / Site area
8,200 m²
Progetto / Design Phase
04.2011 - 05.2014
Realizzazione / Construction phase
07.2014 – 05.2015
Fotografie / Photographs
Lapo Ruffi