Re-Pallets
Temporary Restoration & Sustainability Pavilion
I due micro-interventi si inseriscono all'interno di una prassi di interazione con le realtà locali per rispondere attraverso l'auto-costruzione alla domanda di allestimenti temporanei a basso costo.
Temporary Restoration - La necessità di segnalare il mercato stagionale vintage posto all'interno di un importante edificio storico da tempo non utilizzato si trasforma in un'occasione per rigenerare un luogo divenuto ormai immagine spaziale dell'attraversamento della città, più che luogo dello stare.
Partendo dalle tracce storiche dell'area, che riportano alla presenza di un'ortaglia legata al vicino convento, la scelta progettuale si articola su di un percorso espositivo sensoriale dove gli elementi in legno fanno da supporti ad otto essenze arboree differenti.
L'intervento riguarda la porzione posta a ovest del Mercato dei Grani e si configura attraverso una serie di elementi che accompagnano il viandante sino allo spazio del mercatino.
In adiacenza al muro esistente un lungo bancone, al cui vertice è posto una pianta di ulivo con la finalità di segnale verticale, funge da supporto ad una serie di pannelli che accolgono l'esposizione. Altri elementi di dimensioni ridotte si dispongono a formare una scacchiera di pieni e di vuoti e fungono da supporti per le essenze o da sedute per i cittadini. Uno spazio che grazie ad un intervento minimo rivendica il senso di appartenenza della memoria storica alla vita della città.
Sustainability Pavilion - L'obiettivo del progetto, segnalare la soglia d'ingresso alla manifestazione fieristica denominata “Energy day”, diventa opportunità per mostrare attraverso una “buona pratica” i contenuti dell'evento.
Temi come energia, sostenibilità e ambiente vengono qui comunicati tramite l'utilizzo di trecento pallets che, dopo essere stati assemblati per formare un muro di venticinque metri, sono stati restituiti all'azienda fornitrice per rientrare nel ciclo produttivo, caratterizzando in questo modo l'intervento a impatto zero.
La semplice sovrapposizione, l'interruzione in corrispondenza degli ingressi, la formazione di due aperture orizzontali formano così un vero e proprio foyer.
Metafora del sottile confine che sotto il profilo ambientale ci divide da un punto di non ritorno, la nuova entrata diventa dispositivo spaziale per indicare la “porta” alla possibilità di nuovo approccio eco-compatibile, rappresentato dai scelte e comportamenti virtuosi.