Biolago Balneabile
lago balneabile a depurazione naturale e impianto termale
Balneazione naturale_Breve racconto
Il progetto nasce e si sviluppa intorno al concetto di acqua ed alla presenza di due sorgenti termali Lavatoio e Lagoncino che da sempre sono elementi essenziali del territorio nelle relazioni e nella storia.
L'acqua richiama molti concetti nell'immaginario collettivo :
oltre ad essere un dei quattro elementi base del cosmo insieme ad aria terra e fuoco richiamava per i greci l'intuizione e l'emozione.
In età contemporanea, l 'acqua è maggiormente legata a concetti come purezza, dinamicità e rigenerazione:
purezza perchè in un contesto dove il mondo artificiale prevale su quello naturale l'acqua mantiene inalterato il proprio significato semantico ;
dinamicità perchè l'acqua non si ferma mai trasmettendo l'idea di forza e di energia;
rigenerazione perchè è l'elemento base per spazzare via le scorie della vita materiale e rientrare nella dimensione ancestrale di quiete e di attesa.
Ci è sembrato subito interessante estendere questi concetti e pensare al progetto come ad un sistema di luoghi coinvolti dal movimento delle persone che, come l'acqua, entrano negli invasi per poi ritornare al percorso naturale.
E così come l'acqua calda delle due sorgenti si immettono nella vasca superiore riscaldandola, così le persone dalla rampa d'ingresso scendono verso la balneazione naturale, incontrando i diversi cubi in policarbonato e legno che costituiscono i servizi: Cassa, Deposito, Spogliatoio e Modulo invernale di accesso alla vasca.
Con la balneazione l'acqua sorgiva e le persone entrano in contatto procedendo idealmente nella stessa direzione.
Così dalla prima vasca che ha una temperatura di 37° gradi le persone, come l'acqua, si spostano nel secondo invaso dove troviamo una temperatura inferiore per poi tracimare metaforicamente nel laghetto naturale balneabile. L'invaso artificiale diviene naturale l'acqua in eccesso ritorna al suo percorso l'uomo finisce il suo “cammino” con la natura e nella natura.
Alcuni Dati Tecnici
01
I Servizi
I servizi per l’impianto balneabile si compongono e articolano su cinque elementi modulari distinti estremamente semplici nella forma e nella loro realizzazione.
E’ stato concepito delle strutture estremamente leggere e visivamente caratterizzate dalla loro trasparenza, costituite da parallelepipedi di dimensioni variabili, con un modulo base di m.5.00x5.00 e m.4.20 di altezza, costituito da una struttura in travi e pilastri di legno lamellare (pannelli di legno multistrato coibentati e irrigiditi strutturalmente per i locali spogliatoio) e esternamente con pannelli in policarbonato alveolare di mm.40, montati su supporti metallici rigidi.
I moduli sono stati organizzati secondo una sequenza legata alle funzioni dell’impianto e contrassegnati da :
A- modulo biglietteria: elemento di m.5.00x5.00 costituito al suo interno da una postazione fissa per un operatore, da impianti limitatamente all’utilizzo specifico, con elementi di tamponamento fissi e apribili.
B- modulo magazzino: elemento di m.5.00x5.00 completamente libero internamente, con una porta di accesso, e adattabile eventualmente per la collocazione di impianti, quadri elettrici e quant’altro.
C- modulo spogliatoio: elemento di m.8.00x8.00 costituito al suo interno da una organizzazione degli spazi suddivisa in uomini e donne, con cabine, docce e servizi igienici separati. I servizi sono stati concepiti inoltre anche per i fruitori del campo da tennis.
Gli impianti studiati in funzione dell’utilizzo specifico, e gli elementi di tamponamento saranno di tipo fisso e apribile come negli altri moduli con un ulteriore schermatura interna che potrà essere realizzata o con pannellature rigide prefabbricate o con paramenti murari.
D- modulo bar: elemento di m.5.00x5.00 costituito al suo interno da una zona attrezzata a piano di lavoro e da un bancone per il servizio al pubblico.
E- modulo per l’accesso all’acqua nella stagione invernale; elemento di m.7.00x7.00 costituito al suo interno da una gradinata per l’accesso alla vasca artificiale per mezzo di un infisso saliscendi o elementi mobili a sfioro da definire in fase di progetto esecutivo.
02
Vasca artificiale
La vasca superiore elemento geometrico regolare accessibile attraverso un percorso e Deck in legno dal versante est, è stato concepito come una vasca molto allungata e con la possibilità di accedervi anche dal modulo prefabbricato per mezzo di scalinata interna.
La profondità prevista si mantiene costante e per ragioni di sicurezza e di normativa contenuta entro il m.1,40.
Questo primo invaso si getta per mezzo di una piccola cascata nella biopiscina sottostante; è stato previsto pertanto la realizzazione dell’elemento cascata che vuol essere anche una seduta per i bagnanti.
03
Vasca Naturale
Il lago inferiore si sviluppa con una forma armoniosa naturale e si estende sull’intera area suddiviso in una zona di acqua relativamente bassa dove saranno poste a dimora piante acquatiche (fitodepuranti e ossigenanti) e una zona più prettamente balenabile con acqua profonda (max m.1,40).
Il laghetto è stato realizzato con l’impiego di tecnologia tipica delle biopiscine, con zone di riva rivestite con ciottoli rotondi di fiume con sottostante zeolite di varie pezzature per rendere il tutto più naturale possibile.
E' stato previsto l’ inserimento di Deck in legno per spazi per il prendisole direttamente in prossimità delle sponde dell’invaso.
Note tecniche e normative:
In una piscina naturale non si utilizzano elementi chimici per la purificazione dell’acqua, ma si creano le condizioni naturali affinchè questa rimanga assolutamente pura e quindi balneabile.
Gli elementi di ottenere naturalmente acqua balneabile sono: l’area di rigenerazione, che associa filtri biologici a filtri di tipo minerale, il filtro orizzontale di ghiaia, la cascata e due sistemi di ricircolo, che fanno capo ad un vano tecnico in cui sono alloggiate le rispettive pompe.
Le piscine naturali pubbliche o laghetti balneabili non vengono espressamente menzionate nell’atto di intesa stato regioni relativo agli aspetti igienico-sanitari del 2003 e neppure nel precedente D.P.R. 8 giugno 1982 n. 470 relativo alla qualità delle acque per la balneazione.