Polo d'Innovazione Tecnologica di Novara
Progetto Vincitore
Novara città “che emerge” dalla linea orizzontale delle campagne d’acqua. Era la città antica di Novalia, un avamposto di Roma, una delle cento eccellenze che i secoli ci hanno consegnato quali vive ed uniche “opere d’arte urbana”.
Duemila anni dopo, ai margini occidentali di una città ferita dalla espansione industriale ed infrastrutturale, giovani imprese ed Istituti di Ricerca avanzata, si accingono a colonizzare un nuovo avamposto, un plesso in grado di avviare attorno a se un virtuoso percorso di riconversione urbana.
Le linee direttrici sono sostenibilità, innovazione, rete d’impresa. Le caratteristiche che questo plesso comunica sono efficienza funzionale ed energetica, pragmatismo, trasparenza, economicità, ma anche voglia di rivalutare ogni presenza naturale significativa che il sito ci consegna. Dovrà essere un luogo dove sarà piacevole entrare, una piazza del sapere e della ricerca, ricca di spazi ospitali ed informali ove incontrarsi e soggiornare, promuovendo effetti di rete, scambio di idee, ma anche eventi scientifici, simposi e presentazioni di “possibili prodotti“, poiché anche questi, inizialmente, sono idee.
Il piano terreno consente tutto questo ed altro, le sale riunioni sono flessibili, indipendenti o aggregabili a comporre un unico ampio auditorio a disposizione della divulgazione scientifica: convegni, ma anche manifestazioni di collegamento alla città, musica e spettacoli.
Dalla reception, con alcuni uffici gestionali, si accede facilmente, tramite una scala aerea e ascensori ai piani superiori destinati alla ricerca e allo sviluppo, attraverso uno spazio a tutta altezza. Questo ha caratteristiche bioclimatiche e di termoregolazione, ma è sostanzialmente un luogo di distribuzione ai diversi livelli e funzioni. Secondo il concetto urbano della piazza e delle strade, qui con semplicità riproposto, si potranno relazionare con la dovuta privacy ed autonomia le diverse funzioni attraverso i quattro padiglioni che le ospitano con articolazione urbana, similmente ad un articolato quartiere di città.
La soluzione tipologica ed architettonica scelta si adatta il più possibile alle caratteristiche del sito, articolandosi nelle piccole radure presenti all’interno del parco ed insinuandosi tra le alberature, propone la stessa strutturazione della massa arborea: il piano terra il più possibile trasparente su cui si stagliano i profili delle colonne come se fossero tronchi d’albero e l’edificio vero e proprio che “spicca” a livello delle fronde ed ad arriva ad occhieggiare, qua e là tra le cime degli alberi, con la sommità sfrangiata delle piccole torri;
L’ordito strutturale è di grande semplicità, e basso costo, anch’esso ricorda le tonde colonne ed i loggiati dell’antico Broletto: passi regolari, pilastri tondi in acciaio, prefabbricabili, solai a lastra alleggeriti gettati in opera, passi costanti nelle tre dimensioni. Gli ambiti per laboratori ed uffici, studi e sale riunioni, sono tutti regolari e privi di strutture interne, percio’ completamente flessibili sia nel momento della definizione esecutiva sia nel tempo.
L’involucro è concepito come una pelle bioclimatica per l’ edificio, che vive e dialoga nel verde delle radure del parco nelle quali è stato calato, rispettando le alberature di pregio da conservare, che hanno guidato la matita nel tracciato della composizione planimetrica ed altimetrica dell’intero complesso.