Parco Urbano di Piazza d'Armi
Concorso Internazionale di Progettazione
Il percorso progettuale parte da un semplice assunto; la necessità di instaurare significative relazioni con il contesto, al fine di indicare una ipotesi di sviluppo futuro del territorio Aquilano, anche alla luce degli accadimenti e delle decisioni politiche susseguitesi dopo il sisma del 2009.
La scala dell’intervento indica in maniera precisa l’importanza e il ruolo che il nuovo parco di Piazza d’Armi avrà all’interno delle dinamiche urbane dell’Aquila, stabilendo nuovi rapporti di relazione sia alla scala locale sia alla scala territoriale e di paesaggio.
La Piazza d’Armi infatti è situata in posizione strategica per lo sviluppo futuro della città dell’Aquila ed il progetto si pone dunque come nuovo polo di sviluppo paesaggistico, urbano e sociale.
Sulla base del “lotto storico tipo” abbiamo costruito una maglia regolare all’interno dell’area di progetto. Il classico approccio di appropriazione di uno spazio vuoto è quindi legato ad una “misura” riconosciuta e presente all’interno del contesto in cui il progetto si inserisce. la misura del lotto storico diventa il metro sulla base del quale il progetto del nuovo parco prende forma.
L’idea non è solo quella di creare un landmark riconoscibile e quindi con una propria identità intrinseca, ma anche e soprattutto quella di indicare una modalità di sviluppo che non sia legata alle contingenze e alle “mode” del momento. Un segno che non conformi lo spazio in modo univoco, ma che permetta variazioni future; un progetto libero, dove ogni tassello può essere sostituito, frazionato, accorpato, tematizzato.
Il progetto del verde nello specifico si relaziona direttamente al contesto paesaggistico e naturale che caratterizza il territorio Aquilano. Abbiamo selezionato sette differenti ecologie che trovano corrispondenza all’interno dei parchi naturali circostanti e che grazie alla maglia, compongono un patchwork di differenti realtà ambientali. Lo scopo è quello di portare al livello urbano un verde “rustico”, calibrato sulle particolari condizioni bio-climatiche della zona.
Una ricomposizione di paesaggi, texture e colori del luogo, per portare a l’Aquila segni del passato senza nostalgie né retorica; un parco contemporaneo ma familiare; un tassello fondamentale del tessuto urbano e della città del futuro.