Nuovo ponte sul fiume Arno a Figline Valdarno
INTRODUZIONE
Come richiesto dal bando, l'oggetto dell'intervento da realizzare consiste in una soluzione progettuale per un
nuovo sistema di infrastruttura di collegamento tra le rive del fiume Arno in corrispondenza del confine tra i
comuni di Figline Valdarno e Reggello.
Dal punto di vista funzionale gli obiettivi perseguiti dalla proposta progettuale sono:
-potenziare il collegamento tra le infrastrutture esistenti e le aree produttive in riva destra e il capoluogo di
comune di Figline;
-connettere i centri abitati delle rive opposte con un percorso breve e sicuro fruibile da qualsiasi tipo di
utenza, anche di tipo pedonale.
Dal punto di vista architettonico il progetto si propone di:
-restituire formalmente l'immagine del nuovo ponte attraverso un'idea di continuità storica, prendendo
come riferimento progettuale il repertorio tipologico dei ponti che contraddistinguono la valle dell'Arno;
-inserire nel paesaggio, in modo armonico, il profilo e la sagoma del ponte in una sorta “continuità
percettiva” con l’andamento dei rilievi collinari circostanti e con l'articolazione planimetrica del terreno,
tenendo la misura e la scala del contesto;
-mettere in opera un'architettura/strategia del suolo, stabilendo nuove gerarchie di percorsi, nella netta
separazione tra il traffico automobilistico da quello ciclopedonale;
Dal punto di vista strutturale e della tecnica di ingegneria ambientale sono state attuate alcune strategie:
-mantenere libero l'alveo del fiume grazie ad un ponte a campata unica e sezione variabile con appoggi
sulle sponde del fiume;
-scelta di una struttura in acciaio che assicura una elevata snellezza e sezioni di dimensioni ridotte,
-inserimento di isolatori sismici per ottimizzare la risposta sismica dell’opera assicurando la massima
protezione alla sovrastruttura e minimizzando le azioni orizzontali e conseguentemente le dimensioni
delle fondazioni e il loro impatto sulle zone arginali;
-posizionamento delle fondazioni parallelamente al corso d’acqua e agli argini in modo da limitare al
massimo l’interferenza con la sezione idraulica corrente e l’invasività degli scavi;
-rinaturalizzazione delle spalle del ponte mediante creazione di terrapieni realizzati con il riutilizzo del
materiale di scavo.
Dal punto di vista della sostenibilità ambientale sono state adottate soluzioni finalizzate:
-all’utilizzo di materiali e tecnologie costruttive finalizzate alla durabilità dell’opera e a ridotti interventi di
natura manutentiva, finalizzati alla riduzione dei costi di gestione;
-alla scelta materiali da costruzione riciclati e riciclabili;
-riutilizzo dei materiali provenienti dello scavo in loco per sottofondi e rinterri.
Dal punto di vista dell'accessibilità e della percorribilità la soluzione progettuale propone:
-separazione sia lungo la strada sia sul ponte dei percorsi carrabili da quelli ciclopedonali che si
sviluppano a quote differenti
-adozione di rampe agevolate per superare dislivelli superiori al 5% che consentono un’accessibilità
equivalente ai percorsi pedonali.
LE STRUTTURE
Descrizione delle caratteristiche e della risposta della struttura
La struttura del ponte è concepita in modo da assicurare un’elevata snellezza alla sovrastruttura nel rispetto
dei vincoli tensionali e deformativi prescritti dalla normativa vigente.
La sovrastruttura è costituita da una coppia di cassoni metallici a sezione variabile collegati all’estradosso ad
una soletta in calcestruzzo armato. Lo schema statico è quello di un arco-trave ordito in continuità su 4
appoggi. La sovrastruttura è scollegata dall’apparato fondale per mezzo di isolatori sismici, cosa che
consente di minimizzare l’impatto delle fondazioni sulle zone arginali del fiume limitandone al contempo il
costo e assicurando al ponte una risposta ideale nei confronti delle azioni sismiche.
Il ponte ha una lunghezza totale 201 metri (35 + 131 + 35); la sezione trasversale è caratterizzata da una
larghezza variabile da 13.8 a 17.7 metri. L’altezza strutturale della sezione trasversale varia da un minimo
assoluto di 1 metro nella sezione di mezzeria delle campate laterali ad un minimo relativo di 1.8 metri in
corrispondenza della mezzeria della campata centrale, fino ad un massimo assoluto di 6 metri in
corrispondenza delle due sezioni di appoggio nelle zone arginali. Il rapporto luce freccia della campata
centrale è pari a circa 1/15.
Le zone ciclo-pedonali sono organizzate su percorsi totalmente svincolati dalle zone dedicate al traffico
veicolare (poste all’estradosso della sovrastruttura) e sostenute a sbalzo da mensole metalliche collegate ai
cassoni principali.