Nuova Scuola dell'infanzia a Molino Nuovo
nuova sala multiuso e riqualifica degli spazi esterni per il quartiere
STRATEGIA URBANA
La proposta per la nuova scuola dell'infanzia e sala multiuso provvede a riordinare il lotto interessato tramite una soluzione che ha nella semplicità la propria forza, colmando il vuoto urbano ai lati dell’area di progetto: il volume della scuola si appoggia lungo tutto lo sviluppo di via Nola mentre la sala multiuso, di forma cubica, segna l’ingresso pubblico su via Ferri.
In tal modo i volumi rispondono efficacemente sia alla propria intensità urbana, in quanto edifici pubblici in relazione con la città, che alla funzione di prodromo rispetto al vuoto interno.
Il volume della scuola dell'infanzia ricalca la tipologia urbanistica circostante: e' arretrato rispetto al margine stradale, per definire lo spazio di accesso, ed e' orientato lungo la direzione nord-sud per appoggiare lo sviluppo dell'asse verde e del fiume.
La sala Multiuso presiede il vuoto pubblico dei giardini rionali e dei campi sportivi sommando alla propria funzione collettiva quella di porta del parco.
STRATEGIA ARCHITETTONICA
La scuola dell'infanzia ha uno sviluppo seriale lungo il suo asse principale.
Le sezioni della scuola vengono distribuite sulla lunghezza dell'edificio e si organizzano dialetticamente su due assi: nella sequenza trasversale sono ordinati gli spazi richiesti dal programma di ogni singola sezione, mentre in quella longitudinale esse si susseguono intercedendo fra loro nella costruzione degli spazi condivisi.
L'accesso pubblico sulla strada e' unico ed identifica l'intero edificio protetto dalla recinzione in muratura e metallo.
Dentro, un viale interno accompagna le mamme e i bambini lungo tutta l'estensione del fabbricato. Da una parte esso delimita lo spazio esterno adibito ad orto, il quale e' parte attiva del futuro asse verde essendo adiacente alla strada, mentre dall'altra parte sul fronte dell'edificio si susseguono quattro portici coperti che marcano le entrate alle otto sezioni.
L'accesso, il locale guardaroba e l'atrio fanno parte dello spazio condiviso tra due sezioni, inoltre la scale le collega col piano superiore. Questo spazio e' caratterizzato da una forte proiezione in doppia altezza sulla parte esterna e coperta dell'aula, sul giardino e sugli orti.
Viceversa gli spazi propriamente destinati ad ogni singola sezione, come aule, refettorio e bagni, hanno un carattere più introverso perche la vista diretta al parco esterno e’ chiusa a favore di vetrate laterali che si aprono verso la luce negli spazi in doppia altezza, e da qui al giardino. I vetri nei lati
Le aule di movimento, come si vede nell’immagine sulla tavola 04, beneficiano di un accesso diretto agli spazi didattici esterni che, grazie alla permeabilità della sequenza delle sezioni, regalano una ricca atmosfera tra sé stessi ed in relazione al parco esterno.
La sala multiuso poggia lungo via Giovanni Ferri proteggendo il parco pubblico all'interno del lotto.
Infatti l'accesso ai giardini, ai campi sportivi ed alla sala stessa e' il medesimo ed entrambi i fruitori percorrono lo stesso viale.
La sala e' un oggetto cubico di due piani fuori terra, composto da pareti di beton e di vetro disposti in modo alternato in relazione al contesto: al piano terra le vetrate accolgono i visitatori all’ingresso e illuminano gli uffici nella parte retrostante; mentre al primo piano il foyer della sala gode della vista verso il lago e la sala polivalente guarda verso il parco interno.
Lo schema architettonico alternato e’ chiaramente leggibile nella distribuzione interna dell’edificio: l’entrata, con la grande scala di ascensione al foyer, e gli uffici sono separati da una fascia di spazi accessori; la stessa si ripete al primo piano, ruotata di 90 gradi, la quale separa il foyer dalla sala.
STRATEGIA COSTRUTTIVA
La scuola dell'infanzia impiega un'importante struttura in legno che scandisce il ritmo dell'intero edificio.
La scelta del legno quale materiale strutturale permette di raggiungere agevolmente gli standard energetici richiesti con dettagli semplici e collaudati, e di realizzare l’edificio in tempi brevi. Inoltre, la struttura ripetitiva permette la suddivisione in fasi costruttive.
La struttura portante è ritmata su entrambi i piani dalle travi di legno lamellare GL28 di luce 10 m e disposte ogni 3 m, con solai massicci in spessore. La struttura orizzontale ha un’altezza complessiva di 82 cm: tutta l’altezza disponibile viene sfruttata inserendo gli impianti e l’illuminazione fra le travi.
Le colonne portanti sono disposte su tre assi longitudinali. Le colonne lungo le facciate sono protette da un rivestimento di legno e solidarizzate con il pannello di facciata intelaiato. Le colonne interne a lama seguono il medesimo ritmo delle travi ogni 3 m, così da evitare travi longitudinali e intralci alla distribuzione degli impianti.
L’edificio è stabilizzato sia longitudinalmente che trasversalmente con le pareti intelaiate, i solai sono irrigiditi con un assito continuo di 2 cm disposto sopra le travi.
Le fondazioni sono conformate a banchina lungo gli assi portanti, con una platea di complemento di 20 cm quale piano di appoggio per lo strato di isolamento termico. Nella parte iniziale e terminale dell’edificio sono previsti due corpi interrati di calcestruzzo per i necessari impianti tecnici. Sotto le fondazioni sono previsti i passaggi delle diverse condotte degli impianti inseriti in bauletti convenzionali.
In tema di prevenzione agli incendi la scuola dell’infanzia è impostata con una via di fuga per ogni sezione; si prevede un impianto di rilevazione.
Ogni coppia di sezioni costituisce un compartimento, come pure i blocchi contenenti i locali di servizio,
L’atrio con le scale che deve costituire un compartimento a sé stante, come pure ogni coppia di sezioni e ogni blocco servizio. Per la cucina si farà capo a tutte le normative specifiche inerenti la prevenzione incendi.
La nuova sala multiuso dimensiona 17,3 m x 17,3 m. La struttura si compone di pareti in beton, con intercapedine di coibentazione, e pareti colonnate con struttura metallica e tamponamenti in legno che riprendono la materialità degli infissi.
La soletta tra piano terra e primo piano e’ sostenuta anche da pareti interne, mentre il tetto copre tutta la luce dell’edificio perché cassettonato. In questo modo al primo piano non ci sono ostacoli strutturali alla flessibilità interna. La sala polivalente è predisposta con due vie di fuga.