Le Foyer d'acceuil aux enfants demunis d'Haiti
Centro di accoglienza a Leogane
“Le Foyer d’accueil aux enfants demunis d’Haiti” è un centro di accoglienza a Leogane, Haiti.
La struttura ospita ad oggi circa 27 bambini e bambine di cui la maggior parte ha meno di tre anni.
Il progetto, semplice nel disegno, nella costruzione e a dimensione di bambino, è un caratterizzato da un'impianto ad "L", circondato da grandi spazi all’aperto ma coperti dove socializzare, camere dove dormire e stanze dedicate al il gioco.
I servizi garantiscono un elevato standard igienico sanitario con l’uso di latrine separate dal corpo centrale.
Una particolare attenzione è stata data all’aspetto bioclimatico con lo studio della ventilazione naturale, del comfort igrotermico, della captazione delle acque piovane e del controllo del soleggiamento.
L’intervento ha previsto diversi passi, il primo, che è stato anche quello più sentito dal committente è la delimitazione dell’area; è stato quindi edificato un muro di recinzione, ancorato a terra con un plinto di fondazione continua che corre lungo tutto il perimetro del lotto.
La costruzione ha invece una fondazione cemento armato, calcolata per resistere a sismi di un'elevata magnitudo e a uragani potenti.
La costruzione fuori terra è al 98% di legno: infatti tutta la struttura portante è in legno, così come il pavimento, i tamponamenti e le aperture.
Sopraelevato di 50 cm c'è il piano di calpestio in doghe lignee, che oltre a creare un riparo sicuro dalle inondazioni che spesso affliggono l'isola, assicura, per mezzo di un vespaio aerato, ambienti interni asciutti ed un elevato comfort.
Le tamponature esterne ed interne sono in assi di legno e appoggiano sulle controventature anch’esse lignee.
Per quanto riguarda le aperture, non essendoci la possibilità di inserire dei serramenti per la difficoltà nel loro reperimento e per i costi elevati, si utilizzaranno verso l’esterno delle schermature in parte apribili, e verso l’interno delle zanzariere.
Al piano superiore è stata predisposta una terrazza che magari un domani potrà ospitare nuovi locali, nel caso il numero dei bambini fosse destinato a crescere.
Molto importante, infine, è stata la creazione di una scuola cantiere: si è infatti lavorato con manovalanza locale non specializzata, proveniente dalla comunità rurale dove sorge ora il Foyer, che ha avuto modo di apprender un mestiere e di potersi così rivendere nel mondo del lavoro.