Per ospitare il nuovo ristorante, comunicante con il foyer dello storico Teatro Sociale, sono stati recuperati i locali al piano terreno e la corte posteriore.
L'allestimento interno ha continui rimandi al mondo teatrale, evidenti già nel colore rosso porpora, tipico dei sipari storici, scelto per i rivestimenti alternativamente lucidi e opachi della zona d'ingresso, in netto contrasto con il bianco delle pareti e delle volte.
I tre locali accessibili direttamente dalla piazza sono collegati (e allo stesso tempo duplicati) dal soppalco e dalla boiserie in un unico salotto lineare.
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Le sedute in pelle, il sipario rosso, la lampada: la scenografia evoca il senso di incertezza e di mistero di una celeberrima scena del serial Twin Peaks.
Il tema del doppio e delle specchiature coinvolge anche il bancone del bar, posto da una parte a servizio della zona lounge, dall'altra rivolto verso il foyer e l'ingresso, a snodo tra il nuovo intervento e i locali storici.
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Il gioco diventa ancora più evidente nel lungo corridoio che porta alla corte, sfruttato come un dispositivo ottico: una figura geometrica formata dal rivestimento rosso delle pareti, l'anamorfosi di un rettangolo ruotato, appare evidente all'inizio del corridoio per poi scomporsi dinamicamente man mano che si procede verso le sale bianche nella zona retrostante.
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Il soppalco è caratterizzato dal profondo parapetto che, alto esattamente come i tavoli, amplia percettivamente la sala e protegge dalla vista della zona inferiore.
Nella corte posteriore trova posto una nuova sala addossata direttamente alle mura, come se ne fosse l'estensione; la vetrata è completamente apribile verso l'esterno ed il cortile assume le caratteristiche di un palcoscenico all'aperto.