Villa GM
Questa villa, quasi un padiglione sospeso sul giardino con una spettacolare vista sul mare, è parte di un complesso di
case situate a Marina di Ragusa, la frazione marinara di Ragusa, su di un lotto di terreno molto panoramico che si
affaccia sul mediterraneo e su un tratto di costa in direzione dell’isola di Malta; distante una sessantina di miglia al largo e
che nelle giornate luminose si può vedere nitidamente.
Il progetto della villa deriva dalle influenze esercitate dal programma delle Case study houses ( CSH ) attuato negli
anni ’50 da John Entenza e dalla rivista da lui fondata “Art & Architecture”, coinvolgendo architetti del calibro di Charles
and Ray Eames, Pierre Koenig, Raphael Soriano, Graig Ellwood, Richard Neutra ed Eero Saarinen. Il programma CSH
prevedeva, nel contesto di rinascita sociale del dopoguerra, la costruzione di una serie di ville unifamiliari con struttura
generalmente in acciaio, che dovevano nelle idee di Entenza, costituire il modello di riferimento per soddisfare la richiesta
di case veloci da costruire ed economiche, nel boom delle costruzioni del periodo post bellico.
La casa più rappresentativa del programma Case study houses è sicuramente la Stahl House di Pierre Koenig,
magistralmente fotografata da Julius Shulman, diventata un’icona del lifestyle americano nella famosa foto del soggiorno
della casa con sullo sfondo la straordinaria veduta notturna su Los Angeles.
La posizione del lotto del progetto e le assonanze culturali con quel programma diventato l’essenza della
contemporaneità assolutamente attuale dopo più di cinquant’anni, ha determinato le scelte principali che riguardano
l’architettura della casa.
La villa ha una conformazione planimetrica a elle, si sviluppa intorno alla piscina con un grande solarium pavimentato in
doghe di larice trattato con un impregnante di colore bianco. La continuità degli interni del living e delle camere è
assicurata da una vetrata continua che si sviluppa per tutto il perimetro della casa rivolto verso la veduta sul mare.
Rispetto al giardino la casa è quasi sospesa; infatti un bordo regolare e continuo, distaccato da terra, avvolge la casa,
determina la linea di copertura, si collega con la linea della base,viene definito verticalmente dai muri laterali.
La casa presenta una struttura in acciaio, travi hea 200 e colonne diam. 200, con un solaio piano in travi di legno
lamellare, una intercapedine tra due strati di legno, pannelli di coibentazione all’interno dell’intercapedine e una guaina a
doppio strato di finitura della copertura. La struttura segue una griglia modulare con un passo di 60 cm. visualizzata dalle
linee delle travi a vista del solaio.
Due muri perimetrali delimitano il lato dell’ingresso e quello del confine opposto alla piscina, sono indipendenti dalla
struttura e collegati con essa tramite una finestra alta e continua; pensati come lastre che scorrono autonomamente,
anch’esse distaccati dalla linea del suolo e dalla struttura. Alcune influenze Miesiane hanno determinato scelte importanti
del progetto, l’architettura è asciutta e netta, resa tale anche dalla economia dei materiali utilizzati, acciaio e legno per la
struttura, vetro per le chiusure perimetrali e cemento per le pavimentazione sia interne che esterne. Unico elemento di
disturbo, all’ingresso una scala costituita da una sottile lamiera presso piegata che si svolge come un tappeto rosso a
segnare l’ingresso, questa intesa come un omaggio a Oscar Niemeyer e al rosso delle sue pensiline (vedi l’auditorium del
parco di Ipirabuera a S. Paolo). Il giardino è stato pensato come una collezione di essenze mediterranee con il bordo
verso il mare sinuosamente definito da una zona per le piante grasse, qua e là alcuni palmizi presentano alla base delle
forme organiche in ghiaietto che con il bianco del materiali nettamente si delineano sul verde della superfice a prato,
( piccolo omaggio a Roberto Burle Marx e ai suoi straordinari giardini). Gli arredi interni sono essenziali; le porte sono
pensate come pannelli a tutt’altezza dello stesso spessore del tramezzo, e quindi a filo muro sia sul lato interno camera
che su quello esterno corridoio; sono in legno laccato bianco opaco, bianche come tutte le pareti della casa, bianche
come le travi di legno della copertura. Il bianco determina uno spazio fluido che avvolge gli ambienti interni; bianca è pure
la cucina a isola rivolta verso l’esterno il mare e la piscina. Grigie sono invece le sedute del living un grigio chiaro che
sfuma il bianco degli arredi e il grigio cemento del pavimento. Il tavolo del pranzo è il Tulip di Saarinen, le sedie sono le
serie 7 di Arne Jacobsen, mentre la luce sopra il tavolo è una sfera luminosa in vetro come quelle della Stahl house.
Il fascino della Stahl house ha determinato il carattere della villa, la sua conformazione planimetrica, la sua filosofia
costruttiva con la scelta di utilizzare la struttura a vista. Tutta la casa costituisce un omaggio al suo progettista Pierre
Koenig forse il più brillante assieme a Craig Ellwood degli architetti americani che hanno dato un’impronta eccezionale
all’architettura contemporanea americana e mondiale.
#islands