Architetture Sociali
National competition for requalification of spaces and public buildings in Sarno (Sa), first prize.
Il concorso Architetture Sociali evidenzia l’attenzione dell’Amministrazione Comunale per il valore pubblico dei luoghi di rilevante interesse collettivo. Una cura questa che negli anni è andata via via attenuandosi fino a scomparire dagli orizzonti delle comunità. Il peso assunto dal ‘privato’ come connotato sociologico della contemporaneità pende verso una crescente privatizzazione dell’interesse pubblico di cui la città rappresenta una delle massime espressioni.
Le aree scelte dall’Amministrazione individuano un ideale percorso tematico tra i luoghi pubblici punteggiati da edifici ‘ex’ di qualcosa (ex lavatoio, ex acquedotto) legato all’acqua, risorsa e tormento di questo territorio. Le aree distano alcune centinaia di metri una dall’altra. Distanze tuttavia percorribili a piedi o in bicicletta a partire dalla stazione ferroviaria nei cui pressi c’è l’edificio dell’ex lavatoio pubblico, percorrendo corso Vittorio Emanuele II si giunge in piazza Garibaldi in prossimità dell’ex acquedotto. Poi proseguendo per via Giacomo Matteotti si arriva nella nuova piazza 5 maggio 1998. Risalendo corso Giovanni Amendola si arriva al Municipio e poi percorrendo via Fabbricatore e a seguire via Laudisio e via Umberto I si arriva in vista della villa comunale in via Gaetano Nunziante, termine del percorso.
La proposta per le Architetture Sociali di Sarno fonda la sua strategia sulla realizzazione di alcuni elementi-totem, luminosi, autoportanti e indipendenti ispirati alle esperienze dell’arte moderna, pop e contemporanea.
I criteri di progettazione adottati hanno inteso corrispondere ai più alti standard in materia di spazi pubblici avendo come obiettivi l’armonizzazione del luogo, il risparmio delle risorse e i servizi per gli utenti-cittadini. Ciò ha condotto alla scelta di un modello insediativo compatibile con le caratteristiche del luogo, in piena armonia con il territorio circostante, con il costruito esistente, ma sopratutto ha influito sulla necessità di realizzarlo con tecnologie adatte ad una gestione consapevole delle risorse disponibili (suolo, acqua, energia, materiali) e nel rispetto di una autentica sostenibilità ambientale.
Il progetto si propone di assumere un ruolo e un’immagine riconoscibile sia dal punto di vista architettonico - urbanistico – ricomponendo la frammentazione e la dispersione attuale di aeree pur interne alla città – che nei confronti dei cittadini. I nuovi interventi offrono la possibilità di avere spazi racchiusi e protetti pur rimanendo aperti alla città per diventare luoghi della integrazione e della multiculturalità e rafforzando inoltre il senso di appartenenza della comunità di Sarno.