Parco di Catene
Il nuovo parco di Catene a Marghera (Venezia) che, dopo quasi trent’anni d’attesa, ridefinisce un frammento agricolo di circa 8 ettari intercluso in area urbana, assolvendo ad un programma funzionale, desunto da incontri partecipati con le rappresentanze del quartiere e le associazioni territoriali, che prevede spazi per il gioco, il tempo libero e lo sport, un’area a prato per manifestazioni, una struttura per spogliatoi e servizi e un bar.
Il progetto e la direzione artistica sono dello studio di architettura e paesaggio CZstudio associati (Paolo Ceccon e Laura Zampieri architetti).
Il progetto ha preso avvio dalla lettura dello stato di fatto allo scopo di evidenziare tracce e relazioni che potessero divenire i primi materiali del progetto; la scelta di preservare per quanto possibile la struttura idraulica esistente, mantenendo i fossati i agricoli e confermando i corrispondenti impianti vegetali, ha così fissato il palinsesto dell’organizzazione successiva del progetto.
Sono stati piantati oltre 250 nuovi alberi tra cui Frassini, Pioppi bianchi, Olmi, Ciliegi, Querce, Bagolari e 280 arbusti di Viburno che con le loro fioriture bianche contribuiranno a marcare significativamente l’assetto figurativo del parco, assieme a quattro ettari di nuovi prati fioriti, che sono stati realizzati con caratteristiche differenti: radure centrali disponibili per alte frequentazioni e prati stabili a basso costo manutentivo sui terrapieni.
Nella parte sud sono stati mantenuti i circa 6000 mq di prati umidi esistenti che costituiscono un raro esempio di area ecotonale in ambito antropizzato.
L’irrigazione è garantita da due circuiti, l’uno per le alberature non strutturate di nuovo impianto, l’altro per l’aspersione dei prati; l’approvvigionamento idrico è assicurato da una vasca di raccolta dei reflui meteorici che provengono dal drenaggio delle superfici a prato.
Il terreno utilizzato per la costruzione dei rilievi è stato ricavato dallo scavo delle autorimesse dei nuovi edifici latistanti.
La circolazione è assicurata da superfici pedonali e carrabili realizzate in calcestruzzo fibrorinforzato e in terra stabilizzata sulle quali s’innestano altre percorrenze costituite da superfici in ghiaia che, ricalcando il tracciato delle preesistenti canalizzazioni agricole, sono pensate come parte integrante del sistema drenante di tubi microforati sottostante.
Una piattaforma in calcestruzzo, che ospita due campi da ‘calcio a 5’ ed uno da basket realizzati su superficie sintetica, conduce, attraverso una lenta salita, che affianca i nuovi campi bocce, ad una terrazza panoramica. Da essa si possono raggiungere i sottostanti edifici del bar, dei servizi e degli spogliatoi, realizzati in calcestruzzo a vista, che sono strettamente interrelati alla struttura formale del parco.
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