Concorso di idee: progetto artistico-architettonico di rifunzionalizzazione delle 2 gru scaricatori site nel porto di Palermo
Esito del concorso: PRIMO PREMIO GRU NORD - PRIMO PREMIO GRU SUD
Il progetto artistico – architettonico di rifunzionalizzazione delle due gru scaricatori di rinfuse, site nel porto di Palermo, quale futuro luogo simbolo dell’interazione porto - città, diventa un’occasione privilegiata per ridisegnare un tratto del Water-front del porto, e recuperare una vasta area riconnettendola alla città. Il progetto di modifica ed ampliamento dei moli pone tali infrastrutture in posizione baricentrica all’interno del bacino del porto, tra l’area di attracco delle grandi navi da crociera e quella delle imbarcazioni da diporto. Il sistema costituito dalle due gru, situato sulla linea di confine tra acqua e molo, assume il ruolo strategico di una nuova centralità, che lo rendono simile ad uno “strumento”, un artefatto, che diventa anche un centro di attrazione. La finalità è quella di interagire con l’area circostante in modo da costituire una cerniera tra il mare e la città retrostante.
SCELTE ARCHITETTONICHE
La proposta per la ridefinizione delle gru, nord e sud, cerca di coniugare le peculiarità del contesto, le richieste del bando e la ricerca espressiva del progetto, che tende ad attivare una innovazione mirata, attenta ai caratteri urbani, territoriali e ambientali. Il progetto si pone quindi con alterità “determinata”, come integrazione di corpi indipendenti e astratti, carichi di espressività e di identità.
Così come richiesto dal bando, si è usato l’input della rifunzionalizzazione, come occasione per l’ideazione di edifici a carattere misto: ludico, culturale e sportivo; pertanto il progetto ricerca rispondenze nel “gioco” spettacolare del contesto, gioco che vede, a livello progettuale, permanere la struttura principale delle gru, contaminata da elementari prismi: un parallepipedo, un cubo e una geometria ad “L” capovolta, che costituiscono dei corpi “aggiunti” alla struttura del caricatore. Questi diversi volumi diventano così contenitori di attività, donando all'area l'operatività che è mancata alle gru per anni, e che è differente per ognuno dei tre edifici, infatti, mentre la gru sud è stata interamente destinata ad attività ludiche, sportive e ricreative, divenendo contenitore per una palestra, un'arrampicata sportiva ed un trampolino di bungee jumping, la gru nord manifesta una vocazione alle attività turistico-culturali, pertanto alloggia l'approdo della teleferica, un ristorante ed un bar, un museo della marina mercantile, uno spazio commerciale ed uno spazio espositivo per mega-istallazioni.
Gli interventi previsti mirano a ridurre al minimo l’impatto con l’ambiente circostante e garantire una buona integrazione con il paesaggio. I corpi aggiunti risultano infatti quasi invisibili nelle ore diurne, per accendersi in quelle crepuscolari, diventando elementi luminosi galleggianti. La struttura portate dei due edifici è costituita da una essenziale griglia di acciaio, rivestita all’esterno da una parete continua di “canali” traslucidi di vetro strutturale, di colore bianco “latte”, intervallati da ampie finestre trasparenti, immaginate come ampie visuali sul paesaggio circostante. All’interno, il rivestimento perimetrale è costituito da una soluzione continua di lastre di vetro acidato. Il progetto è pertanto altamente sostenibile: concentra la sua attenzione sull’utilizzo dei materiali che rispondono alle norme sul risparmio energetico e i nuovi limiti di isolamento termico ed efficienza energetica, prevede il riciclo del ferro, degli inerti e del materiale degli edifici demoliti, e l’uso di materiali prevalentemente riciclabili e rinnovabili.
Gli edifici di progetto, permeabili alla luce, consentono un’articolata rifunzionalizzazione del sito; tratteggiano il paesaggio, inquadrando, attraverso delle viste, il complesso sistema territoriale.
LE GRU NORD-SUD E L’ACTION PAINTING
Poiché le gru non sono mai entrate in esercizio, e quindi non sono mai state un soggetto attivo dell’economia del porto, ma astratti oggetti, che rimandano a funzioni mai attivate, si prevedono applicazioni di colore che realizzano la perdita della coscienza, della memoria negativa e l’assunzione di una nuova identità, una rinascita di opportunità. L’interpretazione artistica del corpo delle gru sarà conferita da un intervento di action painting. Si coinvolgeranno artisti contemporanei i quali con applicazioni di vernici colorate fluorescenti reinterpreteranno il corpo delle gru, così da realizzare una “pelle” colorata. Il gioco, il movimento, lo svago, l’ambiguità sono valori percettivi di nuovi territori, nuove identità. Il progetto action painting delle gru non maschera la realtà, la manipola.
LA CABINOVIA, è il collegamento panoramico eccezionale, che intercetta le due gru. Si tratta di una escursione aerea dall’alto tra la città e il mare che attraversa il porto turistico, il lungomare e la passeggiata del “muro delle cattive”.
ROCCIODROMO (arrampicata sportiva indoor): Il “cestello” della gru sud, in origine destinato all’abbattimento delle polveri di carbone, viene recuperato, sia nella struttura, sia nella forma che assumono nuovi utilizzi e nuovi significati. La struttura a “campana” del “cestello” all’interno viene “vestita” da una struttura reticolare di pannelli in fibra di vetro disposti con geometria di tipo frattale. Si è immaginato un rocciodromo sospeso sul mare, un contemporaneo antro costituito da una sequenza di poliedri per l'arrampicata sportiva indoor su parete artificiale che è espressione e terreno preferito su cui l'arrampicata si sviluppata in tutte le sue forme. Il rocciodromo diventa uno straordinario affaccio tra mare e città e assume il valore aggiunto di spettacolo “teatrale”.
BUNGEE JUMPING (salto con elastico): La gru sud come descritto oltre al free climbing indoor diventa anche struttura di lancio, nella parte sommitale del caricatore, per l’attività sportiva di bungee jumping .
L’intervento propone un ampio grado di complessità di relazioni, che si attivano sempre, in ambivalenza di evidente contestualità e di atemporalità. Il sistema delle due gru diventa una porta urbana, un nuovo ingresso alla città per chi viene dal mare e punto di riferimento per il territorio: elemento di costante relazione tra mare e terra ferma, tra liquido e solido. L’unità compositiva è generata dal basamento, che, immaginato come un grande piastra distesa al di sopra della superficie del molo, mette in relazione le varie parti del progetto. Il basamento emerge dal piano che identifica la quota dei moli e da esso nascono i vari percorsi. Il pavimento della piazza e delle rampe riprende l’idea di continuità attraverso l’utilizzo della stessa tessitura delle lastre in pietra locale, ma utilizzando una differente cromia. Il sistema delle due gru e l’area circostante diverranno spazio pubblico scandito da volumi essenziali che si inseriscono nell’organizzazione urbana rinnovandone i legami con il contesto circostante.