Figino Borgo sostenibile (seconda fase)
L’alloggio sociale è condizione non soltanto per soddisfare il bisogno essenziale della casa ma per sostenere un nuovo modello di abitare. Il modello abitativo proposto ha infatti origine da questo. Più correttamente ha origine allorquando l’individuo sceglie di agire per andare oltre uno spazio delimitato.
E’ a partire dalla casa ma è oltre la casa che esso si realizza. La predisposizione delle differenti tipologie abitative è servita a rendere questo modello più evidente.
Corpi scala, androni, ballatoi non sono solo infrastrutture dell’organismo edilizio, ma spazi comuni da condividere a supporto di un modello abitativo centrato sulle relazioni tra i soggetti.
Man mano che ci si allontana dall’alloggio, dalla dimensione individuale, aumenta l’importanza dei soggetti, degli altri, e, per contro, la centralità degli oggetti si riduce. Le pratiche di condivisione degli spazi sono il mezzo con cui si può costruire il senso di appartenenza alla comunità. Lo spazio della comunità è allora anche la conseguenza della condivisione degli oggetti contenuti in essi.
Al piede del corpo scala principale di ogni edificio si trova il living room dal quale ognuno accede al proprio alloggio. Ognuno dei nove living room gode di una specifica posizione in rapporto al recinto, allo spazio pubblico e a quello domestico. Da qui, la sua caratterizzazione di luogo di incontro degli abitanti
Il corpo centrale dell’intervento si costruisce attorno ai sistemi di servizi richiesti dal bando. Esso articola lo spazio fisico e costruisce il senso delle relazioni che vi si svolgono. Il modello abitativo, che nasce dal superamento della condizione di individuo dentro l’alloggio e si sviluppa secondo le diverse articolazioni di specie di spazi offerti all’uso, si consolida qui nel passaggio a quelle attività più direttamente connotate con la socialità che caratterizza il luogo. Il percorso centrale, il cui tracciato sinuoso suggerisce la valenza simbolica, svolge il ruolo di riconnettere la dimensione concettuale e propositiva dell'intervento proposto. Così come il percorso connette i diversi elementi che costruiscono la storia sottesa al progetto (Recinto, Piscina, Colavoro, Fattoria didattica, living room, Borgo assistito, Doni) così esso consente l'acquisizione graduale di consapevolezza da parte del soggetto.
Il sistema costruttivo proposto è realizzato da RDB Casa. La struttura portante utilizzata è quella a campata unica, di metri 8,60x6,40, ripetuta uguale in tutti gli edifici. Si è ottenuta così una sintassi strutturale di base particolarmente semplice, di facile realizzazione e con alti livelli di standardizzazione. Per corrispondere alle scelte progettuali la struttura di base, nel senso più proprio della parola, quattro pilastri e quattro travi per campata, è stata rielaborata secondo tre azioni: aggettare, intersecare, sottrarre, utili a scardinare il disegno implicito nel sistema costruttivo e a favorire una maggiore libertà compositiva. Non si è trattato quindi di una mera adozione del sistema costruttivo proposto, ma di una sua assunzione all’interno del processo progettuale con l’obiettivo di mantenere la qualità spaziale e la ricchezza tipologica dichiarati nella proposta progettuale consegnata per la prima fase.