Complesso sportivo San Martino
In mezzo ai prati di montagna, nella Valle Aurina, è stato realizzato un edificio di servizio per calciatori e spettatori. La costruzione sembra sospesa sopra il campo da calcio ed appare di sera come un lungo corpo luminoso e leggero nella valle.
Il progetto sviluppa una nuova tipologia ed un linguaggio formale diverso per quanto concerne l’uso dei materiali, la disposizione interna dei vani e l’inserimento della costruzione nel paesaggio circostante.
Nell’edificio, che si configura come un volume ad un unico livello (ad eccezione di alcuni locali di servizio interrati), lungo 56 metri, si distribuiscono spogliatoi e i servizi sanitari destinati ai calciatori, una sala riunioni con bar annesso, alcuni depositi ed un garage. La disposizione dei principali ambienti su un unico piano rende possibile il collegamento tra i diversi vani in maniera fluida e funzionale, generando spazialità di differente natura. Lo schema si sviluppa a partire da un impianto rettangolare con affaccio diretto sul campo in corrispondenza di una lunga vetrata continua. La tribuna è concepita come uno spazio coperto; accoglie fino a 400 persone e offre a tutti gli spettatori una buona visibilità.
Il progetto utilizza pochi materiali e pochi dettagli. Tutte le parti strutturali della costruzione a contatto con il terreno sono state realizzate in calcestruzzo. La struttura del tetto e quella della facciata inclinata sono costituite da elementi prefabbricati in legno con un rivestimento in tavolato in larice. La facciata inclinata forma il vero e proprio “dorso” e avvolge gli spazi in maniera “protettiva”. Il rivestimento in legno, con il passare del tempo, ha preso una tonalità grigia, reinterpretando il tradizionale tetto in scandole dei masi di montagna. Alla base delle scelte relative ai materiali vi è la precisa volontà di avvalersi di un materiale locale, valorizzandone le caratteristiche moderne ed instaurando un dialogo con la tradizione del posto.
L’edificio deve confrontarsi durante l’anno con situazioni molto diverse: con il verde dei prati e delle foreste in primavera ed estate, con il marrone dell’erba tagliata d’autunno e con la neve alta d’inverno che fa apparire l’edificio solo come “piegatura” nel paesaggio. E’ parte integrante dell’ambiente mantenendo una forte riconoscibilità e autenticità.