Gridness, Museo Tecnico Navale della Spezia
Il progetto GRIDNESS si presenta nel panorama spezino come spazio collettivo dove le attività museali collaborano con gli spazi esterni, inseriti così all’interno del sistema di parchi urbani e piazze cittadine. L’intervento ha l’intento di valorizzare le preesistenze di rilievo, trasformando il museo attraverso ricche costruzioni scenografiche.
GRIDNESS si vuole aprire il più possibile alla città, andando a ricucire la netta separazione tra questa e l’Arsenale.
La proposta consiste in un parco lineare, collocato tra le due realtà, che possa fungere da filtro e catalizzatore sociale.
Il museo-parco si sviluppa longitudinalmente fino a raggiungere il mare. Il suo spazio è organizzato da una griglia tridimensionale, che svolge il compito di super-infrastruttura, ipoteticamente infinita.
Essa ha lo scopo di allestire le aree esterne, a cui tutti i cittadini possono accedere liberamente, ed il museo, creando tra essi una stretta connessione visuale ed atmosferica ed instaurando una nuova interazione tra interno ed esterno.
Immersi nella griglia, quindi, gli edifici preesistenti ed i padiglioni di nuova costruzione vengono a far parte di un’esposizione macroscopica, all’interno della quale vengono disposti tutti gli oggetti facenti parte della collezione museale microscopica.
La costruzione dell’Arsenale nella seconda metà del XIX secolo ha determinato lo sviluppo della città a partire da due assi principali: uno parallelo, che collega la piazza del mercato, a nord, con il mare, e uno perpendicolare, che trova il proprio inizio nell’accesso principale dell’Arsenale stesso. Come una quinta scenica, infatti, esso delimita a ovest il tessuto urbano, pur mantenendo una posizione distaccata dalla vita cittadina.
Il superamento di questo limite trova soluzione nel Museo Tecnico Navale, elemento attrattivo e permeabile, che permette all’Arsenale di diventare nuovamente parte attiva all’interno della città.
Ruolo fondamentale svolgono quindi gli accessi: per mantenere integra la monumentalità dell’attuale ingresso principale, esso è reso unicamente pedonale, mentre il traffico veicolare, viene deviato sul ponte settentrionale; la riapertura del vecchio ponte ferroviario, invece, permette ai cittadini di accedere al parco in maniera indipendente dal complesso museale e connetterlo con la passeggiata sul lungomare. Per rendere più agevoli le visite dei turisti viene poi prevista la realizzazione di un molo nella parte terminale del lotto, utile all’attracco di battelli provenienti dal terminal crociere.
A partire dalla maglia stradale ottocentesca, la griglia è stata pensata come un nuovo elemento illimitato, che, a seconda degli attori che lo vivono, si adatta a configurazioni diverse. La struttura è di supporto sia all’esposizione della collezione permanente che a mostre temporanee, ma anche all’allestimento di un vero e proprio parco urbano, con tanto di possibili installazioni ed eventi pubblici.
Formata da un modulo 8x8, di altezza 4 m, con montanti e traversi in acciaio a sezione quadrata cava, ridefinisce e ritma le facciate preesistenti, enfatizzando la missione divulgativa del museo e rilanciandone la nuova identità visiva.
Dalla griglia si generano i nuovi padiglioni, che, pur mantenendone il modulo volumetrico, ricalcano il sedime delle preesistenze; allineati agli edifici mantenuti e quindi indipendenti dalla griglia stessa, che li attraversa, sono sollevati dal suolo per richiamare l’idea di teca museale espositiva.
In corrispondenza della stecca ad est, che attraversa per lungo l’edificio del Museo, adiacente il muro di cinta dell’Arsenale, un complesso di rampe conduce a terrazze panoramiche, dalla quali godere della vista della città oltre il muro e del porto.
Il progetto di allestimento del complesso museale è stato sviluppato prendendo in considerazione sia l’efficacia comunicativa, che gli oggetti ottengono se esposti in maniera rada, sia la mole di materiale attualmente collocato in deposito e quindi celato al pubblico. L’intento compositivo è suscitare emozioni e sensazioni nei visitatori, attinenti alle diverse aree tematiche del Museo.
Per quanto riguarda l’edificio che ospita la Storia dell’Imbarcazione, si è pensato di collocare gli oggetti più rilevanti per un determinato periodo storico al di sopra di tavoli sospesi e sostenuti dalla griglia.
Lo scopo è quello di offrire al visitatore la sensazione di poter muovere le pedine che hanno cambiato le sorti del mare. Su uno dei lati lunghi del volume, inoltre, si sviluppa una struttura a scaffale, che segue il passo della griglia generatrice e fornisce la possibilità di esporre ulteriori pezzi, eventualmente intercambiabili con quelli collocati sui tavoli.
L’ala dedicata agli oggetti subacquei è concepita, invece, per ricreare l’atmosfera sottomarina e la sensazione dell’essere immersi in acqua: la luce proviene dall’alto, filtrata da un sistema di lamelle, e i pezzi sono sospesi da terra a diverse altezze, sostenuti dalla griglia.