Il progetto per la realizzazione della nuova centrale idroelettrica di Pontoglio (Brescia) si è confrontato, e ha trovato in tale dialogo le sue prime ragioni architettoniche, con tre paesaggi, parimenti presenti e connotanti il contesto: quello naturale del fiume Oglio, che in quel punto disegna anse di suggestiva bellezza; quello della struttura insediativa del luogo, contraddistinto da manufatti di archeologia industriale e dalla morfologia urbana del Paese, posto in affaccio sul terrazzo fluviale; e non da ultimo il paesaggio culturale, proprio di una civiltà agricola e manifatturiera fondata sul rapporto con il fiume e sull’uso dell’acqua a fini irrigui e produttivi.
A ognuno di questi tre imprescindibili riferimenti, il progetto (elaborato da Seva srl, attiva nel campo delle energie rinnovabili, con la consulenza paesaggistica dello studio di architettura milanese “archpiuditre +di3”) ha inteso prestare ascolto, risolvendone in sintesi coerente e unitaria i distinti richiami, in accordo con il quadro vincolistico gravante sull’area.