Cinema Fulgor
Sabato 20 gennaio 2018 a Rimini, nella data in cui Federico Fellini avrebbe compiuto 98 anni, è stato inaugurato, dopo un importante intervento di ristrutturazione, il Cinema Fulgor, ridisegnato dal premio Oscar Dante Ferretti. Un'apertura molto attesa, tanto da essere subito citato come luogo di interesse per l'anno nuovo in un recente articolo del New York Times dedicato ai luoghi turistici top del 2018 a livello mondiale. Il Fulgor, destinato a divenire presidio culturale e centro d'impulso intellettuale per l'intera Regione, proietta così l'Emilia-Romagna fra le destinazioni migliori per un turismo culturale in grado di generare valore per l'intero territorio.
Il Cinema Fulgor è da tempi immemori un’istituzione sia per Rimini sia per l’Emilia-Romagna. È lo stesso Fellini, memore dei giorni passati in quel cinema durante la sua infanzia e giovinezza, a immortalarlo nella sua pellicola Amarcord (Italia, 1974). Originariamente cinema spartano e popolare, il Fulgor viene riproposto da Fellini nel suo film in una versione visionaria ed immaginativa che ricorda lo splendore e la grandeur architettonica dei cinema hollywoodiani dagli anni ’30 ai ’40. Così, lo ritroviamo adesso, ricostruito per vivere un’esperienza che porta indietro nel tempo.
La storia del Cinema Fulgor è senza dubbio straordinaria, travagliata e degna di nota. Ai suoi albori, il cinema viene inaugurato nel 1914 da due imprenditrici riminesi, la signora Zuffa e la signora Soave, in uno stabile malauguratamente danneggiato da un terremoto nel 1915. Riaperto nel 1920 da Carlo Massa, figlio della Soave, viene ricollocato a Palazzo Valloni, in Corso Augusto 162, e rimane attivo fino al 2008. Il Palazzo, dallo stile liberty, si presta perfettamente ad ospitare il cinema. La sua restaurazione comincia negli anni ’70 e viene completata completata soltanto nel 2018, lavoro interamente seguito nel corso dei quaranta anni dall’architetto Annio Matteini. Emblema dei trascorsi di Rimini, il palazzo ha visto susseguirsi ogni mutamento nella città e nella sua amministrazione. La sua restaurazione subisce persino un momentaneo arresto per il ritrovamento di reperti archeologici durante delle operazioni di scavo.
Il Palazzo Valloni è quasi interamente dedicato al maestro Fellini. Il primo piano ospita le due sale del cinema: la Sala Federico, la più grande, con 190 posti e la sala Giulietta, più piccola, adibita a 50 sedute. Il secondo piano del Palazzo, il cui ingresso sarà accessibile indipendentemente dal cinema, è invece occupato dal Museo Fellini, la cui ristrutturazione e allestimento verranno conclusi nel 2020, nel centenario dalla nascita di Fellini.
Nella sua visione d’insieme, gli interni del Cinema Fulgor rendono perfettamente l’atmosfera. Per conservarne l’autenticità concettuale, l’ideazione degli interni è stata affidata a Dante Ferretti, scenografo e affiatato collaboratore di Fellini, il quale ha potuto ridisegnare gli interni del cinema, rendendo uno scenario “romagnolo-hollywoodiano”, come lui stesso ne definisce lo stile. Gli interni con muri e drappi color rosso porpora, inno agli sfarzi di Cinecittà, le superfici di legno e marmo, le decorazioni stile liberty in color oro, onorano i tempi del grande cinema nei quali il maestro è stato ispirato. Attraverso la sua storia che intreccia l’esperienza felliniana e la rilevanza di un immaginario collettivo, il Cinema Fulgor è diventato un simbolo identitario di Rimini.
«Il cinema Fulgor rappresenta per Rimini il passato, il presente ed il futuro della settima arte. Non solo perché è stato il luogo dove i sogni di Fellini sono diventati realtà, ma anche perché ha raccolto e accolto quasi cento anni di cinematografia», le parole di Elena Zanni della Khairos Srl, società di gestione del Fulgor.
Accanto ai migliori film di qualità di nuova uscita, una parte importante della programmazione è dedicata al “Maestro”, con retrospettive sulla sua vasta cinematografia e sui registi che hanno ispirato, hanno dialogato o sono stati influenzati dall'immaginario felliniano.
Il Fulgor non è solo un cinema ma un luogo di cultura eterogeneo, che propone anche mostre, presentazioni, concerti, dialoghi con autori, registi ed attori, e interventi formativi, sia professionali che divulgativi, curati dal Dipartimento di Scienza della Qualità della Vita dell’Alma Mater.