Scuola Euristica
C’è una gioia nei boschi inesplorati, c’è un’estasi sulla spiaggia solitaria, c’è vita dove nessuno arriva vicino al mare profondo, e c’è musica nel suo boato. Io non amo l’uomo di meno, ma la Natura di più.
(George Gordon Byron)
L’orografia del luogo su cui insiste il progetto ha sin da subito palesato le sue difficoltà: un lotto di ridotte dimensioni e geometria irregolare, con una forte pendenza e, a monte, l’imponente presenza di un costone roccioso a ridosso della viabilità che cinge il perimetro dell’area.
L’architettura, risposta euristica e creativa ai dati del problema, ha faticato ad articolarsi su tale orografia soltanto fino al momento in cui il sito ha rivelato la sua gioia, la sua estasi: avere le spalle protette dalla montagna e lo sguardo libero rivolto vero un orizzonte lontanissimo aperto sulla vallata sottostante.
Natura al contempo ispirazione e protezione: quale migliore condizione ambientale che al contempo diventa sinonimo di principio didattico-educativo?
Proprio le condizioni del sito hanno allora suggerito l’articolazione volumetrica, così l’architettura si è stratificata in tre livelli per finalizzare l’idea ultima di ottenere una scuola sospesa sulla natura, protesa verso l’orizzonte ma con le spalle protette dalla montagna:
- Il primo livello, PRIVATO, partendo dall’alto, si imposta alla quota della strada e si libra sulla vallata. In esso sono contenute le aule per la didattica distribuite da un connettivo che possiede al suo interno episodi spaziali votati alla multidisciplinarietà.
- Il livello intermedio, AMMINISTRATIVO, contiene i servizi della scuola (uffici amministrativi, laboratori).
- Il livello di base, PUBBLICO, in cui sono localizzati gli accessi a doppio volume, contiene tutte le funzioni pubbliche (mensa, auditorium, biblioteca). L’architettura proposta possiede così due livelli di leggibilità: fruita dal basso, contiene l’idea di sublimazione ascensionale verso la funzione principale, quella didattica, che risulta sospesa nella natura; al contrario, fruita dal livello della strada a monte, l’architettura si palesa con un prospetto di un solo piano che nasconde le sue parti basamentali e traduce con leggerezza la volontà di inserirsi in un contesto naturale riducendone l’impatto visivo.