Centro sportivo nazionale di Nuoto di Tenero
Territorio
Il luogo dove si localizza l'intervento, nella sponda del Lago Maggiore adiacente alla foce del fiume Verzasca, ha una geomorfologia particolare risultante della sovrapposizione dei segni naturali lasciati dallo scolo delle acque e di segni antropici, che richiamano l'organizzazione dei campi agricoli del piano di Magadino.
La lettura di questa sovrapposizione è stata la base per l'interpretazione del luogo e lo sviluppo del progetto di paesaggio.
Il progetto cerca di valorizzare e rafforzare spazialmente la presenza di questi segni con espressioni geometriche opposte: il primo con forme fluide e curvilinee e il secondo con forme geometriche ortogonali e molto precise.
Architettura
La proposta per i nuovi edifici si struttura secondo una logica comune, che prosegue e sottolinea il sistema dei percorsi ortogonali esistenti e proposti.
Gli edifici principali, piscina e palestra, si strutturano secondo una medesima strategia spaziale e materica.
L'idea principale è quella di creare un nuovo livello sopraelevato, che si confronti con il territorio in un nuovo rapporto: una volumetria discreta e slanciata attenua l'impatto provocato per la scala di questi nuovi edifici.
Il nuovo “plateau” risulta sopraelevato rispetto alla piana, generando un piano che per la sua orizzontalità misura le forti differenze altimetriche del paesaggio circostante. Dal suo livello il rapporto con il territorio risulta ampliato e con nuove prospettive.
In questo basamento sono contenute le parti di programma tecniche e di supporto alle attività, quali gli ingressi, gli spogliatoi, gli uffici, ecc.
Lo sviluppo del programma al di sopra della quota del “plateau” è contenuto all'interno di volumi traslucidi con struttura metallica. Questi elementi permettono di gestire le differenti altezze richieste, come anche il programma diversificato, presente soprattutto nella palestra.