La grande maggioranza del tessuto urbano di Riccione è costituito da elementi architettonici singoli che si dispongono ordinatamente negli isolati tracciati dalla rete stradale. L’”unicità” dell’elemento costruito trova, a larga scala, una sua relazione nella composizione urbana generale. Questo modello singolare di fabbricato, che dalla costa avanza verso sud-ovest, viene interrotto lungo la parte meridionale del corso “fratelli Cervi”. Qui, nella zona più storica della città di Riccione, l’architettura “singola” si compatta su sé stessa dando luogo a cortine urbane fabbricate e continue. Da questi presupposti nasce il concept aggregativo della nuova scuola primaria “Panoramica”. Il singolo elemento, che si dispone in sequenza ritmica lungo l’asse longitudinale del lotto rettangolare, segue la trama urbana del tessuto costruito in adiacenza; ma al tempo stesso si ricompatta in un’unica cortina continua attraverso un “gioco” di alternanze di pieni e di vuoti; dove i pieni sono gli spazi costruiti e funzionali, mentre i vuoti sono gli spazi dei patii e dei giardini della scuola. Questa percezione sussultoria dell’architettura, nel rapporto tra pieni e vuoti, crea delle infinite e costanti relazioni tra lo spazio costruito col mattone e lo spazio costruito col vuoto, dove l’assenza dell’architettura implica la presenza della natura e della luce. Di conseguenza ogni funzione dedicata alla scuola trova un suo riverbero nello spazio esterno che viene costantemente percepito attraverso le ampie aperture vetrate.