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Isola artificiale nel Verbindingskanaal a Groningen

Quando Josef Kleihues mi ha offerto di sviluppare architettonicamente il tema dell'isola sul canale, ho accetta­to con entusiasmo. Tanto le linee pro­grammatiche generali, quanto le con­dizioni planivolumetriche di partenza per il progetto mi trovavano piena­mente d'accordo. E così il nostro la­voro, mio e dell'architetto Kalfsbeek, è consistito principalmente nello svi­luppo di queste premesse, nel modo più chiaro o coerente possibile. La cosa che più mi convince dell'isola sul canale è proprio la sua condizio­ne di necessità. Le obiezioni a que­sto intervento possono essere detta­te solo dall'abitudine a vedere quel luogo così com'è da tanto tempo, senza voler riconoscere che nel frat­tempo esso è molto cambiato: diven­tato uno spazio dilatato a dismisura proprio perché delimitato in modo in­certo e contraddittorio, uno spazio dove le gerarchie architettoniche so­no andate completamente perdute.

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