Un progetto per Marburg
II nostro progetto persegue due obiettivi principali. Il primo obiettivo, che deriva da una considerazione razionale della forma della Marburg di oggi (ivi comprese le anomalie e le scelte viabilistiche e di localizzazione meno comprensibili), è che questo percorso di penetrazione al centro storico per avere un senso, una convincente ragione di essere, deve essere in senso stretto - un "percorso architettonico" (cioè formalmente qualificato e qualificante), cioè a dire un percorso in grado di esprimere, di rappresentare anche criticamente, i diversi momenti del suo attraversare la città esistente: l'accesso alla città costruita e il graduale avvicinamento al suo nucleo centrale più compatto e antico. Voglio dire che il progetto dovrà essere oltre che una promenade architecturale armonica e ordinata anche - e in senso più generale - una "introduzione alla città antica".
Quanto detto presuppone, da un lato, una riconoscibilità evidente delle parti che compongono il progetto (la loro didascalicità, tenuto conto del carattere collettivo, di edifici pubblici, di esse e, nel loro insieme, anche del carattere di "itinerario culturale" che assumono), dall'altro, una riconoscibilità evidente dell'intervento nel suo complesso e quindi una sostanziale unità stilistica del progetto stesso. Cioè a dire: il progetto dovrà essere un intervento per punti, per emergenze riconoscibili (ad esempio tipicità delle tipologie adottate), uniti fra loro da una marcata unità formale (ad esempio ripetizione delle parti, uniformità dei fronti e delle altezze, uniformità nell'uso dei materiali, ripetizione degli elementi decorativi ecc.).
Il secondo obiettivo del progetto (che discende dal primo in modo diretto) è quello di voler recuperare col progetto stesso quelle particolari condizioni di misura e di ordine, ma anche di varietà e ricchezza nell'uso del suolo urbano, che sono patrimonio prezioso della Mittelstadt tedesca della storia (una città fatta di zone fittamente edificate, ma anche di zone a bassa densità e di vaste aree libere -ciò che ha potuto produrre la straordinaria varietà di tipologie che conosciamo - una città che ancora possiamo riconoscere nella Marburg di oggi. Il che significa secondo noi - e a partire dalle condizioni della Marburg di oggi in questa sua parte - porsi l'obiettivo di una edificazione di tipo estensivo, con costruzioni basse e disposte a intervalli, dove sia riconoscibile un rapporto privilegiato con l'elemento naturale, dove ogni edificio o complesso di edifici possa svolgere un suo ruolo riconoscibile nella definizione della forma complessiva della città. Il che vuoi dire, ad esempio, attribuire al verde nella città un compito preciso, che lo unisce indissolubilmente agli edifici cui corrisponde. Il che vuoi dire, ad esempio sul piano tipologico, confrontarsi con un ventaglio ampliato di esperienze tipologiche, come quelle che sono peculiari dell'esperienza dei sobborghi o come quelle dei grandi edifici collettivi della storia. E così via.
È certo che questa scelta entrerà in contraddizione con buona parte dell'edificazione circostante il progetto. Tuttavia questa esplicita conflittualità che il progetto potrà instaurare con la sua presenza alla fine non sarà altro che l'espressione di una definita idea di progetto. E nella città attuale, nella Marburg reale, null'altro che l'indicazione di un'alternativa possibile e altrettanto concreta.
Il percorso pedonale lungo il quale si dispongono gli edifici del progetto è costituito da tre parti, tre sezioni che sono separate fra loro dalla Lahn e dalla Biegenstrasse. Ogni sezione è caratterizzata da una funzione principale: il centro di scambi e comunicazione legato all'università, il palazzo per le esposizioni, il teatro.
In ogni sezione vediamo ripetersi alcuni elementi comuni di servizio come la caffetteria, con i corrispondenti spazi all'aria aperta, i piccoli negozi e le gallerie per esposizioni. Questi elementi comuni di servizio trovano posto in due edifici a due piani e a corpo semplice che delimitano il percorso pedonale e che si ripetono pressoché uguali nelle tre sezioni.
La prima sezione, quella a sud-est della Lahn è caratterizzata da un edificio a destinazione mista che contiene principalmente il centro di scambi e comunicazione collegato all'università.
Trasversalmente rispetto al percorso e disposto lungo la Lahn si trova un edificio a corpo semplice che contiene, al primo piano, una foresteria di trentadue camere con servizi e, al piano terra, altre sale comuni destinate anch'esse a uso universitario. Questo edificio si trova sul filo del piccolo argine che costeggia la Lahn, in modo che, visto di qui, l'edificio presenta un solo piano fuori terra, quello della foresteria, che è aperta in più punti verso il verde del fiume.
La seconda sezione del percorso, quella compresa fra la Lahn e la Biegenstrasse, è caratterizzata dal complesso edilizio destinato alle esposizioni. Si tratta di un edificio articolato in più corpi: un corpo centrale molto profondo e quattro corpi semplici che si distaccano da quello centrale a racchiudere due corti verdi aperte l'una verso il fiume e, l'altra, verso la città antica.
Questo complesso edilizio, pur presentando la medesima altezza -due piani fuori terra - di tutti gli altri edifici del progetto (se si eccettua il teatro), è suddiviso verticalmente in un piano principale di maggiore altezza (o piano nobile), che contiene tutte le più importanti sale espositive e di rappresentanza, e in un piano terra di altezza minima e di poco interrato, che contiene tutti i servizi. Il piano superiore dell'edificio è messo ulteriormente in evidenza da un lungo balcone che lo percorre per intero e che ne collega le diverse parti. Questo (insieme al teatro che si trova alla fine del percorso) è l'unico edificio del progetto che è pensato finito in stucco bianco, mentre tutti gli altri sono previsti in muratura di mattoni a vista. Al complesso edilizio destinato alle esposizioni fa riscontro, sull'altro lato del percorso, l'edificio dell'hotel. Si tratta di una tipologia a U, aperta verso l'asse centrale, che comprende, nei due piani del corpo più interno, cinquanta camere per complessivi cento posti letto e, in quello affacciato sulla Lahn, il ristorante, i soggiorni e la caffetteria al piano superiore e, a quello inferiore, le cucine e gli altri locali di servizio. Anche questo corpo, come il suo simmetrico rispetto alla Lahn che abbiamo descritto nella precedente sezione, si presenta, visto dal fiume, con un solo piano fuori terra.
Questa seconda sezione del progetto è unita alla prima mediante un ponte pedonale a struttura mista: con piloni in muratura di mattoni a vista e travi e puntoni in ferro e legno.
La terza sezione del progetto è caratterizzata dall'edificio del teatro, che costituisce l'elemento terminale, il fondale teatrale dell'intero percorso.
L'edificio del teatro deve la sua giacitura, e perciò anche la sua forma, al Mühlgraben, che nel progetto viene riaperto fin quasi alla Biegenstrasse. Infatti, il grande colonnato che sta davanti al teatro, e il cui compito scenografico è fin troppo evidente, è altresì destinato a connettere il lungo percorso pedonale del progetto, arrivato qui al suo punto finale, con il Pilgrimstein, attraverso appunto il canale e vincendo anche la differenza di quota di circa tre metri che esiste fra le due sponde del canale stesso. In tal modo il teatro è accessibile da due diverse quote e da due diverse direzioni, quella del percorso del progetto e quella proveniente dal Pilgrimstein e dall'ascensore alla città alta.
È anche per questa particolare situazione planimetrica che l'edificio raggiunge l'eccezionale altezza di tre piani fuori terra.
Al grande spazio pubblico del porticato corrisponde, all'interno del teatro, una tipologia elementare del teatro stesso, che però, nel riprendere il motivo del porticato e delle grandi aperture che questo presenta sul canale, si propone di affrontare anche il problema di uno spazio teatrale molto aperto e che ha la possibilità di venire illuminato soltanto con luce naturale. La sala del teatro, che è prevista a gradoni, ha una capacità di trecentosessanta posti a sedere.
Dalla Biegenstrasse fino al fronte principale del teatro corrono paralleli i due edifici gemelli dei servizi che, in questa ultima sezione, contengono, oltre ai servizi già citati per le altre sezioni, anche delle sale di prova e degli atelier.