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Piano di recupero del centro storico di Teora

Su uno sperone naturale, un paese cresciuto intorno alla strada di cri­nale che collega la chiesa madre -posta sull'estremità del "becco d'a­quila" a picco sulla vallata - al ca­stello con torri cilindriche di epoca angioina, con in alto il convento di San Francesco demolito dai fran­cesi - poi dato all'attuale destina­zione cimiteriale - e, all'inizio del paese, la fontana dei Tarantini e l'o­spedale.
Così si presentava intorno al Sette­cento Teora, non molto diversa ri­spetto alla Teora moderna, prima del terremoto. Modificatasi forse solo nelle destinazioni d'uso che si sono succedute, come il castello diventato nel tempo un blocco di case d'abitazione e il nome di una piazza, e poi presumibilmente nelle sezioni stradali, come il corso da cui prende avvio la strada anulare che cinge il vecchio centro, fian­cheggiata a monte da piccole e medie case tanto serrate fra loro e inerpicate fino a ricongiungersi, da riprodurre come un involucro la conformazione naturale del sito.

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