O'CLOCK
Un nuovo Centro Culturale per Quarto Inferiore, la richiesta del concorso è di creare un grande “hub” recuperando un manufatto di architettura industriale di grande pregio.
Intervenire su un’architettura esistente o meglio, esistita, con una sua storia, con un forte legame con il contesto in cui sorge, ci ha portati a mantenere il più possibile la sua iconografia, e a lavorare solo all’interno dei corpi edilizi andando a semplificare il complesso sistema strutturale e facendo emergere la grande spazialità.
L’idea funzionale è stata quella di concepire lo spazio come una sequenza urbana al coperto. Una lunga passerella a sezione variabile si snoda verticalmente, collegando piccole architetture, ognuna ospitante diverse attività, da quelle culturali a quelle commerciali, ad uffici e sale prova.
Tre corpi di fabbrica morfologicamente diversi tra loro: la grande hall centrale (light machine) luogo dinamico per esposizioni, ricerca, lavoro, gioco, musica e spettacolo e spazi commerciali; la stanza mutevole (changing room) per organizzare workshop, concerti, convegni, aule didattiche separate e video proiezioni; gli atelier(art production) in cui vengono distribuiti 8 atelier e 8 stanze per artisti.
All’interno della grande hall la rampa collega piccole architetture, come dei “nidi” si ancorano alla struttura esistente, ognuna prende luce dai grandi lucernari esistenti sulla copertura. Uno spazio dinamico, un luogo per incontrarsi, studiare, guardare, mangiare, lavorare, suonare, danzare, leggere, come dire se non città.