Giardino Segreto
Il piccolo edificio a cielo aperto definisce verso la strada la testata di un isolato della nuova Gibellina, interamente ricostruita dopo il terremoto del 1968.
Come casa tra le case, incompiuta o parzialmente rovinata, si trasforma in giardino per il gioco diverso della luce e delle ombre determinato dall’assenza del tetto. La compresenza di edifici non ancora compiuti e di ciò che di altri edifici resta determina un sentimento del tempo di ciclica ineluttabilità, di un tempo in forma elicoidale. E in forma di spirale quadrata si dispongono i muri più interni, in cui sono rimontati cinque archi di spoglio provenienti dai ruderi della vecchia Gibellina, a loro volta murati dal muro curvo che asseconda il profilo del marciapiede.
Da Francesco Venezia. Architetture in Sicilia di Bruno Messina