"Forno Brisa" _ Laboratorio di panificazione e rivendita
Il porticato di Via Galliera a Bologna diventa il nuovo proscenio di una coraggiosa avventura intrapresa da quattro giovani laureati, formatisi presso l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche.
Il loro “Forno Brisa”, attività artigianale basata sulla panificazione e sulla birra d’eccellenza, trova quindi spazio all’interno di un locale che si sviluppa planimetricamente in profondità rispetto all’ingresso e che si articola in uno spazio rivendita, prospiciente il porticato pubblico, e nel laboratorio vero e proprio oltre la chiostrina condominiale. Una serie di spazi di servizio quali i depositi, il bagno e lo spogliatoio per il personale, ne completano il layout funzionale.
Il progetto spaziale e d’arredo cerca quindi di fondere insieme due istanze. Da un lato fornire alla nuova attività un “vestito” su misura, un aspetto ed uno scenario coraggioso e genuino quanto i prodotti che Forno Brisa produce, dall’altro mira invece ad una dilatazione degli spazi mediante accorte demolizioni di partizioni verticali e di controsoffitti frutto di recenti modificazioni.
Anche la nuova vetrina, priva di profili intermedi e completamente apribile durante le stagioni più miti, proprio grazie alla sua impercettibile presenza, permette un ulteriore sfondamento dello spazio verso l’esterno, dando così la possibilità di una totale continuità tra dentro e fuori. Il progetto cerca inoltre di consentire una permeabilità visiva, una visuale, seppur parziale, sullo spazio di produzione vero e proprio, uno scorcio che permetta di vedere chi produce, e soprattutto come, ciò che il cliente sta per comprare. La generosa altezza dell’interpiano storico presente nella nuova zona rivendita a seguito delle demolizioni, viene invece colta come possibilità per progettare un sistema arredo vendita-bancone-retropane, ben lontano da quelli forniti dalle aziende specialiste del settore. La scherzosa affermazione dei titolari rispetto alla sede per la loro nuova attività, prende invece corpo diventando anche figurativamente la “casa del pane”. Un sistema di portali in abete, iterati lungo l’asse longitudinale dello spazio rivendita, costituiscono l’ossatura portante delle superfici orizzontali per l’esposizione del pane e dei restanti prodotti, ma costituiscono però al tempo stesso, uno spazio più raccolto e accogliente dove clienti e titolari possano concedersi qualcosa di più di un semplice rapporto di commercio. Sul cromatismo bicolore, costituito dalla tinteggiatura bianca e dallo smalto color lavagna, che taglia geometricamente in due la “casa del pane” e lo spazio rivendita, si staglia nitido il color giallo caldo del legno e del pane, vero protagonista, anche tettonico, di questo nuovo spazio.
Crediti:
Progettazione architettonica e arredi: Riccardo Bandera Architetto+Ludovico Sternini Architetto
Progettazione impianti meccanici: Per. Ind. Mattia Buriani
Progettazione impianti elettrici: Ing. Diego Pettirosso
Appaltatore opere edili: Facile Ristrutturare Srl
Appaltatore impianti meccanici: Sassatelli Roberto
Appaltatore impianti elettrici: EXIMGroup Srl
Opere di falegnameria e di arredo: Antonello Santé Paladino