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International Competition for Repubblica Square Renovation

Il progetto presentato intende dare unitarietà e carattere all’ambito in oggetto attraverso una chiara organizzazione spaziale e architettonica dei luoghi aperti e delle pertinenze, in un’interpretazione contemporanea degli stessi.
In estrema sintesi il progetto si articola e configura a partire dalla realizzazione di 2 “dispositivi” architettonici, che sia per piazza Garibaldi, sia per l’ex caserma, ne determinano una nuova percezione di spazialità e di utilizzo. Tali “dispositivi” li potremmo definire come delle vere e proprie cornici architettoniche che assolvono, da una parte, al compito di concludere e ridefinire la corte interna (ex caserma) e, dall’altra, a quello di “schermare” l’edificio commerciale sul lato nord della piazza, creando una sorta di portico gigante atto a diversi scopi intrattenitivi e funzionali, in quanto in copertura la presenza di pannelli solari contribuirà alla sostenibilità energetica dell’intero complesso.
Un valore imprescindibile di progetto sarà il tempo nel senso di tempo di fruizione dei luoghi, per cui gli spazi sono immaginati anche per un diffuso uso notturno in tutti i mesi dell’anno. Questo, assieme a un puntuale progetto di illuminazione, diverrà un elemento di forte attrattività, suggestione e aggregazione sociale.
Dal punto di vista attuativo ed economico, il progetto nel suo complesso organizza con gerarchia e flessibilità gli interventi, offrendo disponibilità all’amministrazione nel definire e gestire le diverse fasi successive del progetto. Oltre alle destinazioni d’uso puntuali che informeranno questo complesso, definite dal naturale confronto con l’amministrazione anche a livello di materiali, finiture e scelte impiantistiche, si indicherà fin da ora noi un indirizzo e una linea, a sua volta oggetto di confronto/collaborazione con la stessa come è nostra modalità fare e come un progetto di tali dimensioni richiede.
Un buon progetto è quello che regge e contempla modifiche e integrazioni durante il suo iter attuativo e questo, con la sua chiarezza nel definire i luoghi, si pone l’obiettivo di esserlo.

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