Studio Buratti Architetti
A settembre 2005 Buratti + Battiston Architects si sono trasferiti nel nuovo studio, un ex-falegnameria integralmente ristrutturata, parte di un progetto complessivo di riconversione di un intero isolato urbano a Busto Garolfo.
È un edificio rettangolare degli anni 50, a campata unica con copertura a volta, molto alto e luminoso: libero su tre lati si allinea alla strada ed affaccia sul nuovo cortile interno.
Tolti i divisori, un solaio ed alcune tettoie esterne, ledificio è stato riportato al suo stato originario.
Nella zona centrale, in corrispondenza della parte alta della volta, è stato costruito un soppalco in cemento a vista per tutta la lunghezza del corpo; al piano inferiore, nella zona dellingresso vi sono un atrio/attesa con la reception, una piccola sala riunioni ed i servizi; superata la scala si apre la zona operativa dello studio, a doppia altezza, con le varie postazioni di lavoro; al piano superiore la caffetteria, altri posti di lavoro e una grande sala riunioni / biblioteca.
Lidea è stata quella di fare interagire i due piani: ad eccezione della sala riunioni tutto è aperto in una sorta di open-space su due livelli in cui da sopra si può vedere e parlare con chi sta sotto e viceversa.
La nuova scala collega i due piani dello studio.
Come in altri lavori anche in questo caso la lezione di Dan Graham è interpretata attraverso la ricerca sulla magia dei materiali riflettenti (vetri, specchi, metalli, pellicole speciali).
La scala è inserita in una scatola che in buona parte è rivestita a specchio, dove i gradini sono lastre sottili di acciaio grezzo che fuoriescono a sbalzo dalle pareti e si riflettono in un gioco continuo di raddoppi.
Sono ricavati da profili HE tagliati a laser, in modo da lasciare la parte dellanima verticale sporgente verso il basso per contrastare la flessione.
La scala vera è in realtà dimensionalmente ridotta, ma è la scala percepita che risulta infinita, sia in verticale sia in orizzontale, scende sotto il pavimento (a specchio) e continua oltre il muro di fondo (a specchio).
Nel rigore complessivo dello studio, la scala diviene così lelemento speciale, nel contempo artistico e ironico, funzionale ma da ammirare, semplice e complesso.