PROGETTO FLAMINIO
C.A.C.P. STUDIO // CECILIA ANSELMI CARLO PRATI ARCHITETTI, STUDIO DI ARCHITETTURA ANSELMI & ASSOCIATI , DONATELLA PINO, GIANNI CELESTINI, BIOPROJECTGROUP SRL, VALERIO BRAMUCCI
studi progetto flaminio
Il destino dell’area di via Guido Reni è rimasto sospeso per quasi due decenni dopo la dismissione delle officine militari. La sua rigenerazione, complessa e difficile, è l’occasione per innestare un frammento urbano in un comparto ricco di suggestioni, per la compresenza di molte sperimentazioni sul tema della residenza e della città pubblica. Un’area attrattiva per attività culturali e commerciali, capace di usare la porzione residenziale come mezzo per rivitalizzare una zona nella quale la vita cittadina è in parte assente per le distanze dilatate e la presenza di recinti che impediscono una vera permeabilità – Maxxi, area della Polizia di Stato, parco di Villa Flaminia. Il masterplan dovrà restituire un effetto città. un piano dotato di varietà, realizzabile per parti e nel tempo, da soggetti diversi, con regole semplici che consentano di controllare la qualità complessiva. La nostra idea progettuale colonizza con il principio dell’upgrade quella parte delle strutture esistenti più capace di veicolare l’identità del luogo, dando vita a un brano di città calibrato e accogliente, dove non saranno gli oggetti architettonici quanto la qualità dello spazio pubblico di relazione tra di essi a essere centrale. Principi guida e strategie di progettazione sono così riassunti:
Massimizzazione dell’interesse pubblico. Restituire alla città l’intero suolo come sistema di piazze e luoghi d’uso collettivo - collocare ai piani terra attività di interesse ed uso collettivo ed evitare enclave pertinenziali recintate; - mescolare funzioni di interesse pubblico (servizi, attività commerciali di vicinato) e privato sull’intera area per garantire vitalità, manutenzione e sicurezza degli spazi aperti per tutto l’arco della giornata.
Semplicità nella gestione del processo di riqualificazione. - individuare unità edilizie indipendenti funzionalmente e strutturalmente, realizzabili facilmente da una pluralità di soggetti.
Intervento sulle preesistenze attraverso l’upgrade - riconoscere il valore del patrimonio edilizio esistente come espressione identitaria e simbolica, identificazione di strategie di rivitalizzazione per innesti e sovrapposizioni.
Valorizzazione degli spazi interstiziali e definizione di una nuova percorribilità permeabile. - mantenere l’impianto viario esistente, che rappresenta un sistema pedonale semplice e riuscito con una forte capacità di pacificazione del rapporto tra città e individuo nell’insieme di un quartiere ad alta densità edilizia; - completare i percorsi pedonali con piazze e attraversamenti trasversali dell’area in corrispondenza di snodi nevralgici con il resto del quartiere – il Maxxi, viale del Vignola, la chiesa di Santa Croce – in modo da incoraggiare l’ingresso nel sistema e proporre un modello d’uso degli spazi urbani, pubblici e pedonali, in grado di stabilire una familiarità con gli altri isolati di pregio del quartiere – villa Riccio, piazza Perin del Vaga, il Villaggio Olimpico.
Complessità e articolazione del risultato architettonico e urbano - individuare un metodo per la costruzione delle nuove architetture e l’aggiornamento dei manufatti esistenti basato sulla varietà, l’articolazione volumetrica e la promiscuità di funzioni, che attribuisca valore alla varietà di linguaggi che il processo di trasformazione potrebbe configurare.
Impronta ecologica. Il quartiere comunica pubblicamente i propri consumi energetici ed ambientali, in tempo reale: energia, acqua, rifiuti e materie prime. - Il Museo della Scienza ospita il più grande portale open data, pubblico/ accessibile/partecipabile, dei consumi/comportamenti degli edifici e delle persone residenti od operanti all’ interno del quartiere; un sistema di monitoraggio estendibile a tutta l’area metropolitana ed ai suoi cittadini, in grado di verificarne e simularne, in tempo reale, l’ efficacia nel contrasto al Global Warming. Il Museo è lo strumento educational necessario alla presa di coscienza ambientale nei comportamenti quotidiani.