Il progetto, risultato vincitore di un concorso d’idee bandito nell’estate del 2013, è costituito da una serie di manufatti di arredo urbano a servizio dei percorsi naturalistici "Le vie del legno - itinerari fra boschi, acque e residenze di commercianti di legname in Comelico e Sappada", che si snodano su un ampio territorio montano per più di 30 km. Il progetto interpreta in chiave contemporanea la tradizione artigiana e manifatturiera locale imperniata sulla lavorazione del legno. I manufatti integrano un aspetto formale vernacolare e facilmente riconoscibile come quello “a capanna”, con l’utilizzo e la lavorazione sapiente del larice locale.
Il progetto è composto da tre sezioni larghe poco più di un metro, ciascuna rispondente a una funzione ben definita. La loro messa a sistema consente la realizzazione di un elemento composito e dinamico, in grado di enfatizzare ulteriormente la verticalità di ogni singolo elemento che ben si integra con il paesaggio circostante, che mira vertiginosamente verso l’alto. “[..] balzano in su, ripidissime, catene di montagne strane e selvagge, con scheletro dolomitico, ricoperto, tranne le più alte, di arbusti, di boscaglie, di prati, di acrobatici abeti.” (Dino Buzzati, La mia Belluno, Grafiche Antiga, Cornuda 1992). L’opera diventa quindi un riferimento paesaggistico di qualità che, dialogando con il contesto naturale, ne riconosce l’alto valore e, con la sua capacità comunicativa, lo esalta ad indiscusso protagonista del territorio. Il progetto assume infine una notevole valenza didattica e formativa, in quanto realizzato interamente dagli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Enrico Fermi – sezione Mobile e Arredamento di Santo Stefano di Cadore.