Recupero del velodromo Maspes Vigorelli, Milano
Concorso Internazionale per il recupero del velodromo Maspes Vigorelli, Milano
2° Classificati
Capogruppo: DGT Architects, Paris
Anche per il Vigorelli è finalmente arrivato il momento di aprirsi di nuovo alla città e ai sui cittadini. Questo, per noi, è stato fin dal principio il punto fondamentale del nostro progetto; volevamo trasformare questo stadio, che per sua natura ha una struttura chiusa ed introversa, in un luogo aperto, vivace e capace di catalizzare la vita cittadina di tutti i giorni.
Per noi il recupero del Vigorelli non doveva portare ad un buona struttura sportiva utilizzata solo durante gli eventi o le partite, ma doveva essere in grado di relazionarsi con il quartiere e la città in modo continuo e dinamico. Il Maspes-Vigorelli deve diventare un posto consueto non solo per i milanesi. Per ottenere questo risultato abbiamo in primo luogo deciso di demolire i tamponamenti di mattoni tra le pilastrature portanti in calcestruzzo e liberato tutto il piano terra dai tavolati e dagli ambienti di servizio collocati sotto le tribune. Poi abbiamo deciso di rimuovere i primi sette spalti, da terra fino a quota +2,5m, collocati sui due lati lunghi del campo. In questo modo abbiamo aperto completamente il campo interno e alzandone la quota di 1,80m. lo abbiamo reso complanare al suo spazio esterno. Una volta ottenuta questa totale continuità tra dentro e fuori, abbiamo deciso d’inserire sotto gli spalti una galleria di vetro continua, composta da vetrate scorrevoli, attraverso cui guardare il campo e il profilo dei bellissimi spalti in calcestruzzo.
In questa galleria abbiamo collocato tutte le attività principali quali gli spazi per le esposizioni, i bar, il ristorante, una (immancabile) officina per riparare le biciclette, due palestre, un asilo, l’infermeria, nonché gli accessi principali posti sulle due curve. Per fare in modo che questi spazi fossero anche visiva-mente ‘filtranti’ e aperti sia all’esterno che all’interno, abbiamo deciso di collocare tutti i servizi sottoterra: in quattro diversi settori sono stati collocati gli spogliatoi per gli atleti, i blocchi dei bagni e tutti locali tecnici e di deposito. Tutti questi spazi sono pensati per essere flessibili e potersi configurare e relazionare tra di loro in modo diverso nelle varie occasioni sportive, nelle manifestazioni e nei concerti o nella vita quotidiana.
La pista di legno di questo leggendario Schuermann è stato un vero dilemma! meravigliosa ma ormai non più a norma e sempre bisognosa di costose riparazione, impediva inoltre di poter praticare il gioco del calcio poiché stringeva di molti metri l’area del campo. Abbiamo quindi deciso di riprendere la materia e la presenza della pista trasformandola in spalti in legno, fissi sulle curve e removibili sui lati lunghi. Infine anche la copertura in carpenteria metallica viene ripristinata ed adattata alle nuove esigenze date dalla necessità di limitare il più possibile l’impatto acustico e l’inquinamento luminoso dello stadio durante le manifestazioni e i giochi.