WONDERLAD: casa di accoglienza per i bambini affetti da malattie gravi. Catania
WonderLAD // Una casa-quartiere
Per chi vi accede da via Filippo Paladino WonderLAD si presenta come un piccolo villaggio, un’aggregazione di padiglioni immersi in un giardino urbano da cui emergono, come evocazioni simboliche della presenza incombente e magica del vulcano, piccole piramidi che incanalano la luce negli edifici sottostanti. Il villaggio è al centro di un paesaggio variegato organizzato, come nella campagna catanese, da un sistema di muri che delimitano usi diversi, suggeriscono percorsi e relazioni visive con l’intorno, raccordano livelli
e pendenze del suolo, identificano spazi a vocazione pubblica o più privata.
IL MASTERPLAN E LA RELAZIONE CON IL QUARTIERE
WonderLAD è chiamata ad assolvere a molteplici e importanti compiti:
• accoglierei piccoli ospiti in un ambiente domestico rassicurante nel quale sentirsi a casa;
• divenire un luogo di incontro e attività per una comunità più estesa di bambini, alla cui frequentazione si apre durante il giorno;
• essere parte integrante del quartiere di Canalicchio e della città di Catania.
La molteplicità di usi ed esigenze differenti suggerisce la formazione di un complesso che cerca di raccordare e organizzare queste tre differenti scale di fruizione in ambienti e spazi che variano per dimensione, apertura, accessibilità. Nel lotto si mescolano e si integrano quindi campagna e città, casa e quartiere, intimo e pubblico.
Il Masterplan è organizzato a partire dalla ricerca di una forte relazione con il suo intorno: le giaciture e il ritmo delle linee che ne definiscono il disegno scaturiscono dalla trama viaria ed edilizia del quartiere suggerendone una continuità, mentre il layout delle aree esterne e della vegetazione si innesta su quello esistente a ricercare una continuità di paesaggio ed ecologica tra interno ed esterno.
L’edificio è collocato nella parte est del lotto a suggerire il completamento ideale del macro isolato compreso tra via del Caravaggio e via Filippo Paladino, lasciando che allo spazio vuoto sia affidato il ruolo di luogo della relazione con il quartiere. Il perimetro dell’edificio si adatta all’intorno, facendosi più netto e definito a nord e ad est, aprendosi invece ad un rapporto più dinamico di compenetrazione sui lati a sud ed ovest che guardano verso la città circostante.
I padiglioni arretrano ed avanzano verso il quartiere definendo spazi aperti semi-interclusi che fungono da filtro tra le parti del giardino aperte al pubblico e gli ambienti interni.
L’accesso avviene da via Paladino, attraverso una rampa carrabile che conduce al parcheggio localizzato sulla fascia alla destra del fabbricato e da una pedonale che permette ai pedoni di muoversi da e verso il quartiere offrendo scorci e prospettive mutevoli sull’area. A partire dall’ingresso le funzioni,sia all’interno che all’aperto, sono organizzate secondo un gradiente di privatezza che aumenta man mano che ci si addentra nel lotto, avanzando verso nord.
ARTICOLAZIONE FUNZIONALE
Le funzioni all’interno dell’edificio sono organizzate in modo da garantire ad ospiti e visitatori adeguate condizioni di apertura/intimità ed accessibilità, scandendo i passaggi tra la parte più pubblica del
complesso e quella riservata ai piccoli ospiti ed alle loro famiglie.
La reception, cui si accede dalla “piazza” minerale posta al fondo delle rampe di accesso al lotto, è il fulcro intorno a cui sono disposti i moduli che ospitano funzioni di “accoglienza” e di presidio dell’ingresso, quali
gli uffici, la caffetteria ed i servizi igienici. Il giardino d’inverno(ricavato nel primo patio ed accessibile direttamente dalla reception), la stanza dei giochi, la zona mensa ed il salottino costituiscono la parte di complesso dedicata ad attività diurne e maggiormente aperte alla frequentazione da parte di altri bambini.
Lo spazio polivalente a cui è possibile accedere sia dall’interno della struttura che dall’esterno attraverso due collegamenti diretti costituisce l’emergenza più facilmente riconoscibile, tanto per le dimensioni del modulo quanto per il suo protendersi dalla sagoma del fabbricato verso il giardino e la città.
Il corridoio trasversale di collegamento tra il parcheggio e la sala polivalente definisce anche il limite che delinea il passaggio alle funzioni private o che richiedono condizioni di maggiore tranquillità.
La biblioteca, così come la sala studio, la stanza della quiete e la sala soft si aprono su un secondo patio verde, mentre spazio autonomia, nursery, lavanderia e sala riunioni affacciano sul corridoio di
distribuzione.
All’estremità nord del complesso si trovano gli alloggi destinati alle famiglie, ognuno dei quali è dotato di un piccolo patio privato che si apre sul giardino (privato ma comune) retrostante.
Molti degli ambienti a maggiore valenza pubblica affacciano su aree esterne che mediano il rapporto tra giardino ed edificio, fungendo da spazi di pertinenza e offrendo la possibilità di estendere all’aperto le attività che vi si svolgono.
SOSTENIBILITÀ E RISPARMIO ENERGETICO
La strategia per il raggiungimento delle prestazioni di risparmio energetico richieste si basa su due linee di azione distinte, che sono volte alla riduzione dei consumi energetici ed alla massimizzazione del ricorso a fonti rinnovabili.
La prima linea strategica riguarda la definizione della morfologia dell’edificio che è stata determinata in stretta relazione con l’analisi del clima locale. In base a questa analisi è stata definita la posizione ottimale delle superfici vetrate per beneficiare dei guadagni solari durante il periodo invernale, minimizzando i carichi durante la stagione estiva. Il risultato è una progettazione dell’involucro che vede la localizzazione della maggior parte delle superfici vetratesui fronti nord e sud. Le aperture ed i serramenti sul lato sud sono arretrati, mentre vengono dotati di schermature mobili sui lati est e ovest attraverso l’installazione
di scuri impacchettabili all’interno della parete.
Una seconda area di intervento concerne l’ottenimento di performance ottimali dell’involucro in funzione dei caratteri climatici dell’area costiera siciliana. Il pacchetto di chiusura per le pareti opache, che prevede l’utilizzo di isolante in fibra di legno posizionato sull’esterno dei pannelli portanti,
permette di raggiungere valori di massa relativamente alti per una struttura leggera in legno.
La strategia di tipo attivo si traduce in primo luogo nell’impiego di tipologie di impianto, differenti in funzione dell’uso dei locali, in grado di garantire un elevato livello di comfortall’interno degli ambienti minimizzando i consumi. Gli ambienti non utilizzati in maniera continuativa(sala polivalente, mensa,caffetteria) sono dotati di impianto a tutta aria che permette di azionare i dispositivi solo in funzione della reale presenza di persone; le residenze vedono l’impiego di pannelli radianti per riscaldamento e raffrescamento affiancati da un impianto per il controllo dell’umidità; nei restanti locali con presenza continuativa di utenti sono previsti pannelli radianti coadiuvati da un impianto di ventilazione a dislocamento che consente l’immissione di aria a velocità molto basse con conseguente diminuzione dei consumi energetici.
Durante la notte l’impianto di ventilazione, quando le condizioni di temperatura esterna lo suggeriscono,
viene attivato in modalità free-cooling immettendo aria fresca direttamente dall’esterno.
La produzione di energia in situ avviene attraverso l’impiego di pannelli fotovoltaici integrati in copertura che garantiscono una produzione annuale di 70.000 kWh per una copertura del 70% dei consumi complessivi.
È inoltre previsto un sistema di recupero delle acque meteoriche che vengono raccolte, filtrate e recuperate alimentando l’impianto di acqua tecnica al servizio dell’edificio e quello di irrigazione.
Le aree esterne sono invece progettate evitando l’effetto “isola di calore” grazie alla previsione di materiali di finitura di tonalità chiare e massimizzando la presenza del verde a ridosso dell’edificio. Un ulteriore ma significativo tassello della strategia di riduzione dell’impatto ambientale è rappresentato dalla messa a dimora di specie botaniche autoctone con bassa necessità irrigua e con minori rischi di rilascio di sostanze allergeniche.
PAESAGGIO E AREE ESTERNE
Il disegno delle aree esterne scaturisce dalla volontà di stabilire una relazione intensa e dinamica con l’intorno. Il sistema dei percorsi, le linee che definiscono gli spazi del giardino e la localizzazione delle funzioni suggeriscono molteplici modalità di connessione tra edificio e quartiere.
Anche nel giardino le funzioni ed i caratteri degli spazi assumono carattere di maggiore intimità e privatezza man mano che dai confini del lotto ci si avvicina all’edificio ed in continuità con la natura più o meno pubblica delle funzioni in esso contenute.
La rampa pedonaledi accesso da via Paladino approda nella piccola “piazza” antistante la reception e guida il visitatore lungo il fronte sud dell’edificio fino alla terrazza, prolungamento all’aperto della caffetteria e
ingresso diretto allo spazio polivalente. Intorno ad esso sono localizzate le aree per le attività ed il gioco degli ospiti di Wonderlad e del Grest estivo: playground, prati e altre superfici pavimentate.
Il grande frutteto di quartiere lungo il bordo ovest del lotto, il piccolo teatro e gli orti urbani lungo il lato sud introducono nuovi servizi e spazi di socialità per la cittadinanza. I percorsi che collegano il frutteto all’edificio suggeriscono la possibilità di rafforzare in futuro le connessioni con gli isolati limitrofi.
La parte nord del giardino è invece riservata agli ospiti della casa accoglienza, offre spazi più raccolti ed intimi direttamente accessibili dalle residenze e l’orto di comunità, a servizio della mensa e delle
residenze.
Gli spazi del giardino sono scanditi da muri, elemento caratteristico della divisione fondiaria e dell’organizzazione produttiva della campagna catanese, che definiscono le parti di giardino a differente
vocazione e a differenti quote altimetriche, separano le parti aperte al pubblico da quelle private e racchiudono differenti stanze di paesaggio.