Metamorfosi urbana della sopraelevata di Genova
concorso di idee - 2° classificato
SOPRAELEVATA di Genova… la storia della costruzione e dello sviluppo della città ci consegna un manufatto che la popolazione conosce da mezzo secolo, accolto al suo debutto come colossale opera di ingegneria e importante infrastruttura di collegamento, percepito infine quale elemento di deturpazione del paesaggio urbano.
E_LEVATA, il nuovo organismo generato dalla metamorfosi, trasforma il paesaggio della città per arricchire la sua identità di Signora superba austera vibrante, conferendole una nuova energia.
azione: smantellamento del sedime asfaltato delle carreggiate e di tutti gli accessori impiantistici esistenti fino a raggiungere i puri canali cementizi.
mutazione: l’opera acquisisce un alleggerimento della sua fisicità e del suo carico antropico, la fruizione diretta da parte delle persone si sposta dal livello superiore al livello inferiore
azione: restauro conservativo dell’impianto strutturale dei piloni metallici e delle travature reticolari, attraverso la pulitura dai depositi corrosivi, la verniciatura completa degli elementi e la stesura di film protettivo per isolare le superfici esposte alle intemperie.
mutazione: identificazione di una nuova testimonianza di archeologia industriale per la città. L’opera trasfigurata viene così messa in scena per il suo godimento da parte della collettività, sia locale che turistica.
azione: modellazione dei canali cementizi con azioni puntuali di fessurazione, assottigliamento, rotazione, torsione in funzione delle caratteristiche fisiche ed energetiche del tessuto urbano attraversato.
mutazione: naturalizzazione dell’opera, raggiunta grazie all’interazione delle forze naturali con il nuovo scheletro scarnificato.
azione: alleggerimento dell’effetto di copertura del suolo.
mutazione: riepitelizzazione del tessuto urbano, ferito dalla solida permanenza dell’infrastruttura. I due lembi della ferita si riavvicinano e si rinsaldano in senso fisico e relazionale.
azione: assottigliamento della barriera visiva tramite la demolizione totale, in alcuni tratti, della superficie cementizia e delle travature reticolari
mutazione: ampliamento del quadro ottico per permettere un’osservazione libera del paesaggio di Genova, dal mare all’orizzonte e dalla montagna al cielo, rafforzando i tradizionali punti di vista dall’interno della città, che ne risulta così impreziosita.
Le mutazioni ora descritte conducono all’individuazione di una scultura urbana, un nuovo “urban mark” caratterizzante la città, dotato di una propria unitarietà conferitagli dalla particolare morfologia lineare inarcata e dalla commistione di materia dura e materia morbida. Un nuovo episodio nella storia del paesaggio di Genova.