PIAZZA CARLO MARIA CARAFA, GRAMMICHELE
L'esagono
Il progetto della piazza viene da lontano.
Inizia nelle aule dell’università, si delinea per una tesi di laurea e si esplicita per un concorso nazionale a cui parteciparono centosettantacinque proposte.
Il concorso premiò il progetto denominato “il camino del sole … gli spazi del giorno” qui di seguito raccontato.
Le città fondate di sana pianta hanno sempre solleticato la fantasia degli architetti.
E Grammichele è una città ideale; immaginata nel 1693 dal Principe che presta il suo nome alla piazza; sorta dopo il catastrofico terremoto che rade al suolo l’antico abitato di Occhiolà.
Il gruppo del progetto continua ancora a credere che il Mestiere sia una via lunga e difficile; fatta di notti perse a studiare, di giorni di festa adoprati per mettersi in pari, di anni per imparare a disegnare; per cercare; come diceva J. L. Borges (grande raccontatore di fantastico); “... la via dei sentieri che si biforcano...” ; per riannodare il filo [del pensiero] e trovare il progetto in quel luogo e per quel luogo con un approccio ogni volta esclusivo e aderente alla città.
Il progetto quindi, alla ricerca dello più profondo spirito del luogo, si muove su diversi piani collegati da intrigati percorsi di fili arrugginiti e luccicanti, emozioni e logica, disegno manualità.
Così che abbiamo scelto la strada della semplicità. La grande piazza esagonale; il suo punto centrale generatore della forma, la trama urbana con le strade a raggiera che si dipartono dalle mediane dei sei lati e individuano i sestieri, il sole che è sempre presente in questi luoghi e scandisce la vita della gente, la presenza della chiesa Madre che rompe il tessuto viario, la continuità delle facciate e l’amore per la città hanno costituito i punti di partenza della ricerca.
La pietra lavica del vicino vulcano con la sua fitta trama; le sei strade che pervengono entro la piazza e circumnavigano il centro, i minimi elementi di arredo, i paracarri o fittoni in pietra bianca con dentro le lampade per l’illuminazione a raso della piazza, le sedute che circondano le aiuole delle palme, gli apparecchi illuminanti in metallo, il raddoppio-ribaltamento delle navate della chiesa sulla piazza, la scultura del principe e il complesso disegno dell’orologio solare con i solchi sulla pavimentazione costituiscono i fondamentali elementi del progetto.
Il Gnomone in bronzo al centro dell’impianto attende i primi visitatori.
Cronologia
- 1996, Bando di concorso per la “Riqualificazione della Piazza Carlo Maria Carafa a Grammichele “, Ente Banditore: Amministrazione Comunale di Grammichele (CT), Progettista: arch. Massimo Gennari, Collaboratori: Massimiliano Mancuso, Elettra Pelli, Giuseppe Spalanca, Ing. Rosario Corradino.
- 1997, Esito bando di Concorso: Primo Premio “il camino del sole gli spazi del giorno”
- 1997, Tesi di Laurea in Architettura c/o Facoltà di architettura di Firenze. Laureando Massimiliano Mancuso, Relatore prof. arch. Adolfo Natalini, co-relatore arch. Massimo Gennari
- 1998,Premiazione del concorso
- 2003-2005, Progetto definitivo – esecutivo e sicurezza cantieri: arch.tti Massimo Gennari, Massimiliano Mancuso, Elettra Pelli, Giuseppe Spalanca. Consulente per la bioarchitettura: arch. Francesco Ferrrara, Ente affidante: Amministrazione Comunale di Grammichele (CT)
- 2006-2008, Direzione dei lavori, contabilità e sicurezza cantieri: arch.tti Massimo Gennari , Elettra Pelli, Giuseppe Spalanca.
- 2008 Fine dei lavori.
- Impresa Esse Costruzioni, Licata (AG)
- Artista per la scultura monumentale “gnomone” della meridiana: Cura Murat, Capistrano , Vibo Valentia.
- Esperto di Gnonomica e tracciamento della meridiana: dott. Giovannni Brinch, Ragusa.
- Fonderia della scultura monumentale bronzo “gnomone” della meridiana: Fonderia Ursino, Piano Tavola, Catania
- Artista Base e scultura principe Carafa: Paolo Guarrera, Catania