Residenza verticale
Progetto: martina tabò (maat architettura), subhash mukerjee (MARC), con Maria Pilo di Boyl
In un piccolo edificio di 5 piani con giardino, all’interno di un isolato anomalo del centro città, abbiamo progettato un appartamento con giardino che si sviluppa in verticale. La superficie di ogni piano è relativamente ridotta, ma il progetto attribuisce una funzione principale ad ogni piano, limitando al minimo la separazione degli ambienti. Anche il piano seminterrato diventa parte del percorso verticale, ospitando la cucina. I collegamenti verticali sono anche collegamenti visivi, pensati per creare una percorrenza lenta. Le solette in muratura vengono parzialmente demolite, e sostituite con superfici di vetro calpestabili, esasperando la permeabilità verticale.
Stanze restaurate si alternano con interventi di progetto puntuali che aprono sequenze di spazi che si snodano verso l’alto.
Nel tempo la famiglia aumenta di numero e si decide di invadere gli ultimi due piani, rendendo necessari altri interventi di riorganizzazione e ulteriori collegamenti, fino a raggiungere il sottotetto e poi il terrazzo che torna ad affacciarsi sul giardino, 5 piani più in basso.