Il progetto e’ stato redatto e realizzato a seguito di una riqualificazione generale dell’immobile, antico luogo di produzione denominato Opificio d’Oria, posizionato all’interno di un piccolo borgo, Borgo Castello appunto, nel territorio comunale di Loano, in provincia di Savona.
Il borgo, costruito attorno ad una piccola corte sulla quale l’edificio affaccia, porta qua e la i segni discreti e delicati della sua origine medievale: una piccola bifora, una trifora, un archivolto in mattoni, una portale in pietra, una cornice in ardesia. Quasi un piccolo abaco degli elementi e dei contenuti dell’architettura.
Il progetto originale di ristrutturazione dell’alloggio in oggetto, che occupa quasi tutto il terzo piano e tutto il piano quarto, prevedeva una banale divisione degli ambienti attraverso stanze ordinarie che non tenevano conto dell’andamento planivolumetrico.
Un vincolo ha previsto il mantenimento (ma in realta’ la ricostruzione più o meno fedele in calcestruzzo) di un arco, ribassato e non di grande bellezza, che taglia l’alloggio trasversalmente, dividendo tutto il piano terzo in due parti esatte.
La copertura, analogamente ricostruita, e’ di tipo piramidale, realizzzata con travature in legno e tamponamenti in laterizio (anche qui in realta’ in klinker).
Il progetto e’ ideato su rapporti spaziali di interno/esterno ovvero interno/interno, costruiti attraverso elementi architettonici archetipi (vuoto, pieno, arco, colonna, muro, cubo, rettangolo, ecc.).
Uno di questi elementi e’ l’arco esistente, altri sono stati realizzati ex novo.
Il primo segno progettuale e’ la sezione interna dello spazio.
Una porzione consistente della soletta fra il 3° e il 4° piano non e’ stata costruita, realizzando un grande spazio a loft con altezze variabili fra i 4 e gli 8 metri di altezza, che affaccia sulla piazza esterna e su un grande terrazzo privato di circa 80 mq.
Il piano superiore affaccia su questo open space con un fronte di circa 13 ml.
La composizione cerca di reinterpretare il carattere del luogo.
Il grande soggiorno e’ concepito come una piccola piazza, vero centro di questo piccolo mondo.
L’arco esistente viene affiancato da tre nuove grandi colonne piatte, apparenti setti murari in realta’ realizzati con cartongesso su struttura metallica, che salgono per cinque metri per poi diventare elementi orizzontali di nuova strutturazione dello spazio. questi elementi portano tutto l’impianto di illuminazione del piano terzo e possono essere viste anche come grandi lampade fuori scala.
L’ingresso apre su questi setti murari che schermano la vista al visitatore il quale deve muovere sul perimetro di un ideale porticato prima di raggiungere il grande spazio vuoto del soggiorno e scoprire l’ampiezza del luogo quasi fosse una corte a cielo aperto.
Questa composizione contiene l’eccessiva potenza dell’arco e lo inserisce in un contesto dialettico piu’ complesso, ricco di nuovi scorci, angoli e visuali che cercano di trasportare all’interno dell’alloggio la complessita’ dello spazio urbano. le viste sull’esterno sono parte integrante della composizione.
La modalità compositiva continua verso l’esterno provvedendo l’accesso alla grande terrazza attraverso due porte finestre, a lato delle quali la scala di accesso al piano superiore e’ essa stessa una tipica salita urbana pedonale, molto diffusa in liguria.
Sopra troviamo il secondo soggiorno dell’alloggio, più intimo e domestico, anch’esso pensato come fosse un cortile privato, con un grande affaccio sullo spazio sottostante e delimitato sul perimetro interno da alcuni volumi tendenzialmente cubici che costituiscono le camere da letto, ma che si comportano come fossero edifici autonomi.
non esistono quasi porte. l’accesso alle camere (due delle tre camere da letto) e’ garantito da spazi interstiziali che hanno la vocazione dei piccoli carroggi tipici degli spazi urbani medievali liguri. il bagno, passante fra le due camere principali, e’ diviso al suo interno da un ulteriore corridoio.
Il movimento e’ fluido, circolare, ci si puo’ muovere in modi diversi attraverso questo brandello di paese privato e nascosto, che offre visuali e scorci interni sempre mutevoli.