CENTRO SPORTIVO NAZIONALE DI NUOTO DI TENERO
L’espansione del Centro Sportivo Nazionale della Gioventú Tenero pretende modernizzare ed ampliare le infrastrutture sportive esistenti ed i servizi annessi, incrementando la qualitá degli spazi a disposizione degli sportivi e migliorando la loro esperienza di vita agonistica, ricreativa e sociale presso il CST.
Il paesaggio svolge una funzione chiave nella definizione del masterplan, inteso sia come scenario che si fa protagonista nei molteplici scorci che il dialogo tra architettura e montagna garantiscono, sia come nuovo elemento di progetto, poliedrico, versatile ed a tratti barocco, indispensabile nel complementare la razionale organizzazione spaziale dei volumi ed introdurre una componente d’imprevedibilitá.
Il centro sportivo di Tenero si presenta circondato da colline ed attorniato da alberi maestosi. Dolci rilievi e depressioni del terreno danno forma agli spazi sportivi. La natura in questo contesto non funziona solo come scenografia del Centro, ma diventa essa stessa una piattaforma su cui si offrono in maniera alternata spazi sportivi e zone di recreo. Il percorso per raggiungere i campi di gioco diventa esso stesso una meta, in questo contesto camminare diventa un modo empirico e ricreativo di conoscere ed imparare dal paesaggio circostante.
Si prevede una chiara distinzione tra il paesaggio costruito ed il paesaggio naturale. Il paesaggio fa uso di un linguaggio che deriva dalle tracce dell’acqua della Valle Verzasca, attualmente non piú riconoscibili. Uniche eccezioni sono le superfici discrete che attraversano diagonalmente il parco sportivo di Tenero ed arrivano sino al lago Maggiore.
Senza introdurre letteralmente alcun elemento d’acqua, la memoria storica acquatica del luogo riemerge attraverso la presenza di una struttura paesaggistica, di una determinata forma e di una scelta di materiali che fa esplicita referenza ad una reminescenza dell’acqua como elemento ancora presente sebbene non tangibile.
Intono ai tappeti erbosi sportivi, il paesaggio si avvicina gradualmente alle caratteristiche di un paesaggio acquatico. Tale sembianza del paesaggio in questi punti funge peraltro come filtro aggiuntivo che contribuisce a celare la vicinanza dell’Autostrada adiacente.
l nuovo edificio delle piscine
Il nuovo centro sportivo nazionale di nuoto si sviluppa perpendicolarmente alla valle Verzasca, attestandosi sulla nuova via Naviglio per quasi tutta la sua lunghezza.
un volume lineare che instaura un profondo rapporto con il paesaggio e con gli spazi aperti del Centro Sportivo.
Il monte Ceneri e il massiccio del San Gottardo si offrono come scenari a sud e a nord e l’edificio enfatizza questa presenza stirando verso l’alto il suo volume agli estremi e accogliendo questi suggestivi scenari al suo interno.
Lo spessore del corpo di fabbrica è ridotto alla dimensione minima dettata dalla presenza della vasche e crea un dialogo diretto ad ovest con il lago e con la vegetazione della nuova cintura verde e ad est con il grande cuore centrale dei campi aperti del CTS. Questa relazione viene sottolineata dalla sua struttura concepita come una fitta sequenza dei telai in legno.
In inverno, tutti gli ambienti principali del centro di nuoto, gli ambienti dell’attività all’aperto, del freestyle, del nuoto, dei tuffi, sono immersi nel paesaggio che letteralmente li circonda; in estate l’edificio non è che un filtro, un lungo portico aperto, immerso nel verde.
Il progetto architettonico
L’idea progettuale si articola in tre elementi principali: una piattaforma di calcestruzzo alla base, che misura circa 200m x 40m, dove sono scavati i vuoti rettangolari delle vasche delle piscine e su cui poggiano le piattaforme dei tuffi e il blocco centrale dei servizi. Questo è l’attacco al suolo che modifica la topografia esistente e la appiana a quota 197,5 m, ed è la superficie d’appoggio della struttura composta di 39 portali in legno lamellare che copre gli ambienti con un unico gesto chiaro e generoso.
Il tetto, insieme alle ampie pareti vetrate, racchiude le piscine e le protegge durante i freddi mesi invernali mentre è concepito per aprirsi completamente in estate. La superficie del tetto è in aggetto rispetto al volume definito dai portali in legno garantendo il giusto livello di ombreggiatura alle pareti vetrate e fornendo il supporto e lo spazio necessario per l’apertura del tetto in estate.
Il programma funzionale
Tutto il programma funzionale è ottimizzato nel blocco servizi centrale concepito come un nucleo compatto, su tre livelli, interrotto e affiancato da parti aperte che funzionano da corridoi-belvedere per i visitatori del centro.
Il livello interrato contiene tutti i locali tecnici e un ampliamento delle superfici del locale attrezzi per l’immagazzinamento delle tribune mobili.
Il livello alla quota di accesso (+197,5m) contiene i locali attrezzi, comunicanti con l’esterno, il magazzino gestione in comunicazione diretta con le vasche, gli uffici e i locali pulizia.
Il livello rialzato (a quota +200,8m), completamente accessibile con scale ed ascensori, contiene tutti gli spogliatoi previsti dal programma.
Posto tra la vasca dei tuffi a sud e la vasca per il nuoto a nord questa continuazione della base di calcestruzzo funziona come soluzione di continuità tra le due vasche servendole e permettendo al contempo una possibile realizzazione della vasca dei tuffi in una seconda fase. Divide inoltre in modo chiaro le zone percorribili con calzature da esterno e quelle percorribili senza calzature.
I visitatori accedono all’impianto, attraversando i grandi portali della struttura, in un suggestivo spazio a doppia altezza che si insinua all’interno del blocco servizi con un taglio di sei metri di larghezza. Superati i dispositivi di accesso giungono alla hall di distribuzione. Lateralmente incontrano i collegamenti verticali che li portano al piano degli spogliatoi.
Quando lo sguardo dell’atleta, salendo le scale, supera il limite visivo dei gradini è sorpreso dalla vista delle montagne, incorniciate a sud e a nord, dalla raffinata struttura in legno.