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PROGETTO PRELIMINARE DI PIAZZA GARIBALDI E DELL' EDIFICIO DI PROPRIETA' COMUNALE AD ESSA PROSPICIENTE

La piazza Garibaldi, così come si presenta oggi, con la sua forma stretta e allungata, poco più di uno slargo, che prima univa la piazza S. Martino alla vecchia e sinuosa via Tommaso Grossi e adesso alla via XXV Aprile fino al sito del vecchio terraggio, pur non essendo altro che la conseguenza di una demolizione (quella del portico di S. Marta nel 1880), è diventata ormai, con quella sua forma, diciamo così, accidentale, un importante elemento gerarchico del tessuto edilizio del centro storico di Treviglio in questa sua parte, complementare a quello della piazza S. Martino e altrettanto importante. Del resto lo stesso portico di S. Marta era stato costruito più per collegare che per chiudere da quel lato e, da che esiste nel sito del vecchio cimitero la piazza del mercato (poi piazza del Teatro) è sempre stata aperta verso ovest, verso la cosiddetta area delle Muracche. E da allora sempre più chiaro è stato il compito di questo spazio, poco più che uno slargo, cioè quello di delimitare da sud con la sua forma allungata l'isolato forse più importante della struttura urbana di Treviglio, certamente il più importante per la morfologia della città antica, cioè quello corrispondente al nucleo originario di quest'ultima, il castrum-vetus.

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