PIACENZA NOVA è:
STRATIFICATA. Piacenza oggi è un luogo complesso, costituito da identità molteplici, che si sovrappongono in modo disorganico e poco definito. Questa molteplicità è però un plusvalore, poiché è indice della ricchezza delle risorse e dei caratteri propri del territorio. L’immagine della nuova Piacenza non può prescindere dall’integrazione dei suoi diversi aspetti, che soltanto nel loro insieme definiscono l’identità territoriale, unica e indivisibile.
IPERCONNESSA. Sin dalla sua fondazione, Piacenza ha sempre occupato un ruolo strategico come nodo di scambio territoriale: crocevia di percorsi, di traffici e di scambi legati ad aspetti commerciali, culturali e religiosi. Enfatizzare e promuovere questo ruolo tattico alle diverse scale della mobilità, da quella locale a quella internazionale, deve essere un obiettivo primario su cui investire per la costruzione della nuova immagine della città.
CONDIVISA. Le diverse identità della città devono essere messe in rete al fine di condividere conoscenza, risorse e dunque generare opportunità che altrimenti non potrebbero aver luogo. Questo può avvenire attraverso l’introduzione di un sistema tecnologico ed informatico, che consenta la connessione virtuale fra luoghi spazialmente lontani, aumentando così la consapevolezza e la conoscenza del territorio da parte degli attori che vivono lo spazio.
CREATIVA. La Piacenza Nova è una città che porta nella sua immagine le tracce del suo passato, le peculiarità del suo presente e segna le traiettorie di sviluppo per il suo futuro. Coniugando con la tradizione nuove tecnologie, conoscenza, innovazione e creatività, sarà possibile predisporre un ambiente fertile, adatto a coltivare e a far crescere i talenti e le risorse locali per un futuro che guarda in avanti, pur sostenendosi sul suo passato.
ECOLOGICA. Per la città di domani è necessario lavorare in maniera ecologica, economica e sostenibile, riusando le aree dismesse e sottoutilizzate della città e introducendo nella progettazione, da un lato l’uso di tecniche costruttive, materiali ed essenze locali, dall’altro meccanismi di funzionamento capaci di generare una sostenibilità economica (realizzativa e gestionale) e che trovano negli attori locali la principale forza propulsiva.